Pioniere della difesa dei diritti degli esseri umani, attivista per l’eliminazione della pena di morte e per la promozione di regimi carcerari più umani e fondatore nel 1891 dell’Humanitarian League, Henry S. Salt fu anche uno dei primi a battersi per la difesa dei diritti degli animali, lottando per l’abolizione della vivisezione e cercando di diffondere quanto più possibile il vegetarianismo. Ed in questo breve ma lucidissimo saggio, Salt espone le ragioni della scelta vegetariana come unica via verso una vita etica e quindi “più umana”. È sorprendente come, nonostante sia stato pubblicato per la prima volta nel 1914, questo scritto analizzi e smonti punto per punto tutte le obiezioni che anche oggigiorno si oppongono alle ragioni di una scelta vegetariana o vegana. Dalle argomentazioni basate sulla “legge di natura, che ridurrebbe l’etica umana allo stesso livello di quella dei gattopardi o dei serpenti a sonagli”; a quelle mediche, secondo le quali la dieta vegetariana sarebbe incompatibile con le esigenze nutrizionali dell’essere umano; a quella, infine, che tira in ballo metodi “più umani di macellazione”. I riformatori alimentari ‒ intesi qui come i promotori del vegetarianismo ‒ “sono consapevoli del fatto che anche i prodotti caseari non sono necessari” scrive Salt, “nel frattempo, comunque, un passo è sufficiente. Riconosciamo prima il fatto che il mattatoio, con tutti gli orrori connessi, potrebbe essere facilmente abolito” e che “l’ignoranza, la noncuranza e la brutalità non sono prerogative soltanto dei rozzi macellai, ma anche dei compìti signori e signore le cui abitudini alimentari rendono necessari i macelli”. Attraverso un breve excursus che passa per il canone Buddista in Oriente e quello Pitagorico in Occidente e cita gli scritti filosofici di Plutarco e di Porfirio, Salt dimostra che già fare un passo e superare quello che l’amico Tolstoj ha definito il “primo gradino”‒ e cioè smettere di massacrare esseri a noi comuni esclusivamente per soddisfare la nostra gola ‒ sarebbe un avanzamento importante verso il cambiamento e verso una società più civile.