Anno Domini 1827, Teatro dell’Opera di Zurigo. Il barone Johann Heinrich Werdmüller von Elgg Español von Brauchich, rimasto folgorato dalle grazie della danseuse étoile Maria Catharina, le riempie il camerino di meravigliose rose e gioielli. Ma la femme fatale è l’amante di un principe che un giorno li sorprende insieme e non tollerando l’affronto del rivale lo sfida a duello. La sorte arride al giovane barone, che per non incappare però in guai ben più gravi è costretto a fuggire in Italia trovando ospitalità presso la corte di Napoli. Ed è proprio da questo focoso e passionale nobiluomo che ha origine la famiglia di Arcangela Felice Assunta, per tutti Lina, che nasce a Roma in una villetta rosa dietro Piazza Cola di Rienzo, non troppo lontano da dove tutt’oggi vive. Il carattere e la personalità spiccata della bambina si palesano sin dai primi anni, la sua grande energia è contagiosa, incontenibile, e le idee sono subito chiare. Il teatro la affascina molto presto ed è inevitabile per lei iscriversi all’Accademia di Pietro Scharoff e trasformare la passione per il palcoscenico in un mestiere che la accompagnerà per tutta la vita…