Salta al contenuto principale

1Q84

1Q84

Tokio 1984. Cos’hanno in comune una personal trainer, serial killer a tempo perso, e un professore di matematica, aspirante romanziere purtroppo non ancora pubblicato? Apparentemente nulla: Aomame e Tengo vivono inconsapevoli l’una dell’altro nelle loro rispettive – e in superficie solide – routine, cercando di soffocare senza troppo successo i fantasmi del passato. Quando l’editore di Tengo gli chiede di riscrivere La crisalide d’aria, un’opera unica nel suo genere, con la quale Fuka Eri, una giovane esordiente, si era presentata a un concorso, il nostro si vede costretto a scegliere tra la propria coscienza (riscrivere il romanzo e presentarlo ad un prestigioso concorso letterario come se fosse stato scritto da Fuka Eri non è proprio quello che si direbbe un’azione legale) e l’attrazione inspiegabile verso la storia e la sua misteriosa e affascinante autrice. Intanto Aomame comincia a percepire piccoli ma significativi cambiamenti nel mondo che la circonda: costretta a causa di un ingorgo a scendere dal taxi che l’avrebbe portata verso il prossimo – chiamiamolo così – incarico, e a prendere una scala d’emergenza poco frequentata, la ragazza non riesce a togliersi dalla testa le parole dell’autista: “Non si faccia ingannare dalle apparenze, signorina. Di realtà ce n’è una e una sola”. Eppure sembra che di realtà ce ne siano diverse, e nessuna è un posto totalmente sicuro...

Finalmente arriva anche in Italia l’attesissimo ultimo romanzo di Haruki Murakami (o Murakami Haruki, alla giapponese), autore di culto, quasi una stella del rock del mondo letterario. I fan dell’autore nipponico non avranno di che lamentarsi: 1Q84 è una trilogia, e dopo le 700 e passa pagine che racchiudono il libro 1 e 2, verrà pubblicato il libro 3. Ne avremo quindi, per fortuna, per un bel po’. Con un titolo che è un’allusione diretta al classico di George Orwell (in giapponese “Q” e “9” si pronunciano nello stesso modo), Murakami ci regala una storia degna di lui, riportandoci in quella zona ricca di suggestioni, sempre in bilico tra la realtà e la fantasia, caratteristica di molti suoi romanzi. Non è cosa da tutti saper mescolare sapientemente un intrigo dal sapore fantastico con le inquietudini, la solitudine, le paure, le manie proprie dell’essere umano. Murakami è qui un maestro nell’arte non solo di appassionare dalla prima all’ultima pagina, ma anche nella costruzione di personaggi a tutto tondo, che svelano piano piano, come una cipolla, la loro essenza ed il loro passato. A questo (che già non è poco) si aggiunge una struttura narrativa dall’architettura complessa dietro ad un’apparenza lineare, come se l’autore si fosse divertito a lasciare nascoste tra le pagine piccole tessere di un puzzle per comporre un’immagine unica ed imprevedibile. (per farci un’idea, non pochi critici hanno paragonato – a ragione – il mondo di 1Q84 alla “realtà” creata in serie come Lost o Fringe, o al mondo “attraverso lo specchio” di Carroll). Un gran romanzo, senz’ombra di dubbio. Non ci resta quindi che celebrare il ritorno di Murakami ed aspettare con ansia il seguito, sperando che Einaudi non ci faccia aspettare troppo!