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2053 ‒ Le nuove acque

2053 ‒ Le nuove acque

Il 16 giugno del 2022 il pianeta Terra è scosso da un cataclisma di dimensioni globali. L’onda di Domino, il maelstrom che si abbatte a partire dall’Oceano Antartico fin nei più remoti continenti, provoca un riassetto geopolitico e sociale. Nel 2053 lo scienziato Bertram Morris, membro britannico del Comitato di Ventura Globale, viene incaricato di recarsi per il mondo a bordo della mongolfiera Nessie per capire quale sia lo stato dell’arte dei focolai di umanità che si sono sparsi in ogni dove dopo la caduta della società civile. La prima tappa di studio è l’arcipelago delle isole Fær Øer, in Norvegia, per verificare con i suoi stessi occhi se è vero ciò che si narra intorno alle tribù che abitano quelle terre, che siano regrediti a una società pagana in cui si praticano dei sacrifici agli antichi dei e che abbiano creato un ecosistema autosufficiente e isolato dal resto del mondo ma soprattutto che proprio là si trovi la cura per il terribile morbo Cerbero, una malattia degenerativa che rende fragilissime le ossa. Subito dopo aver contratto il morbo, al paziente crescono due protuberanze azzurre sul collo, e dopo pochi anni di agonia la malattia fa il suo corso, causando la morte di chi l’ha contratto. Medici e specialisti del CVG ancora non sono riusciti a individuare né la cura né la causa: Betram Morris non ha molto tempo per individuare la cura del morbo e salvare sua moglie Ophelia…

Il volume pubblicato dal collettivo di fumettisti che va sotto il nome di Manticora Autoproduzioni appartiene al filone post apocalittico. Le premesse sono ottime per gli amanti del genere: un cataclisma, il riassetto geo-politico della società civile e un misterioso morbo che minaccia di porre fine al genere umano. Il plot principale, ovvero il viaggio di Bertram Morris nella sua mongolfiera, viene integrato dai fumettisti che si alternano nelle brevi storie autoconclusive in diverse aree della Terra, fra cui delle zone di influenza della Monarchia Russa, autoproclamata da Putin nel 2027, la Sardegna, L’India, il Canada, un piccolo atollo nel Pacifico e le Ande. Sette storie disegnate con stili completamente differenti ma non per questo in collisione, dal momento che il protagonista è in quasi tutti i racconti, a parte il primo, una mera comparsa. L’idea di architettare un fumetto corale su un argomento affascinante come la sopravvivenza a una catastrofe è lodevole, tuttavia i racconti sono forse troppo pochi e troppo slegati fra loro per soddisfare appieno il lettore, che resta con l’amaro in bocca per i troppi nodi non sciolti sul morbo Cerbero, sulla fine della missione e sulle sorti del pianeta Terra. Che il collettivo abbia in mente un sequel del volume? In questo caso l’incompiutezza dell’opera peserebbe molto meno sul giudizio finale.