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40 cappotti e un bottone

40 cappotti e un bottone

1942. Natan ha imparato a correre prima che a camminare. È solo un ragazzino ebreo, vive a Berlino nel quartiere di Charlottenburg con sua madre, suo padre e il fratellino Semi. In una notte innevata, mentre sta dormendo, sente bussare forte alla porta. Entrano quattro uomini e trascinano fuori il padre, caricandolo su un camion a forza. Sua madre è costretta a fuggire e insieme a Natan e suo fratello a trovare in fretta un posto dove nascondersi insieme. Una notte nel nuovo rifugio qualcuno ancora una volta bussa alla porta, ma stavolta è una donna, Recha Freier, che parla con la madre, ha i documenti “solo per i ragazzi più grandi” dice e Natan deve preparare in fretta la valigia, il viaggio che lo aspetta è lungo. Deve arrivare in Palestina, dove spera verrà raggiunto in seguito dalla sua famiglia. Inizia così la peregrinazione di Natan che dopo aver viaggiato a lungo arriva nel paesino di Nonantola, in provincia di Modena. Ed è in quel piccolo paesino che imparerà i valori più importanti, gli insegnamenti più preziosi, è lì che prenderà coscienza di quello che sta accadendo, di quello che ha lasciato e che non ritroverà mai più...

Un libro davvero intenso questo 40 cappotti e un bottone, una storia vera e struggente - nonostante Natan sia un nome di fantasia - che si riferisce a vicende realmente accadute nell’estate del 1943 a Villa Emma nel paesino di Nonantola, così come reali sono i protagonisti e quello che riuscirono a fare grazie all’organizzazione di Recha Freier e la complicità di un intero paese che si è opposto alla violenza e alla paura con l’ottimismo e la creatività. Un romanzo commovente, scritto per non dimenticare la normalità dell’eroismo che questa comunità seppe mettere in pratica consentendo a quaranta ragazzi di salvarsi dalla Shoah. Un debutto di grande rispetto e spessore per Ivan Sciapeconi, insegnante di scuola primaria a Modena, che finora aveva pubblicato libri di narrativa per bambini come Zezè e Cocoricò, Un dicembre rosso cuore e Come metterei mondo a testa in giù.