
La temibile quarantena, questo aspetta Twelve dopo il suo tentativo di fuga dalla diciannovesima Accademia, quella dei ladri in cui vive da quando ha lasciato l’orfanotrofio Moser. Ce l’aveva quasi fatta quasi, eppure, adesso è rinchiusa in un cubiculo senza aria né luce, in compagnia dei ragni e di incubi che come fantasmi si agitano sulle spesse pareti. Ogni giorno mister Peele le tira giù una scatola con qualche tozzo di pane e alcune candele, se non fosse per queste e la lista di esercizi da compiere sarebbe impazzita, e poi c’è quella canzone, una melodia flautata che induce malinconia al calar del sole. Quelle note struggenti sono la sola compagnia di Twelve, o forse no, perché ci sarà pure qualcuno a suonarle, qualcuno rinchiuso come lei ma da molto più tempo, qualcuno che forse ha perduto l’uso della parola, qualcuno il cui volto è imprigionato in una maschera di ferro. È questa la sua nuova amica, almeno fino a quando mister Peele non la tira fuori da quel buco, ed eccola di nuovo in Accademia, di nuovo con gli Spazzacamini. Twelve ha molte cose a cui pensare persone di cui vendicarsi, Ninon da coccolare, Stephen chiuso nella sua accademia degli ussari e poi, l’attende il suo primo esame da ladra…
L’atteso seguito delle avventure dell’orfana di Danubia riprende dal finale del primo libro: Twelve prigioniera dopo aver provato a scappare, e tutti i suoi sogni infranti in una sola notte. Ci sono i suoi nuovi amici - sempre che possa chiamarli tali -, Lupo il capo degli Spazzacamini e poi Sputo e Mathias, ma soprattutto la piccola Ninon abile scassinatrice a soli cinque anni; e poi ci sono i suoi carcerieri: il temibile Luther, il Grande Manny, la reggente, insegnanti di un’Accademia che non sapeva esistesse e su di lei ha potere di vita e di morte. Non ha più l’amicizia di Stephen però, lui la crede morta, e lei deve fare di tutto per uscire da lì e tornare da lui. Atmosfere steampunk, vicoli bui popolati di golem e strane botteghe di alchimisti, un mix avventuroso disciolto in un’ambientazione baltica, che vagamente ricorda Praga e i suoi ponti sospesi a mezz’aria. Eroina dalle mille risorse, specie quelle che non ti aspetti, Twelve è l’anima di una saga che non smette di stupire il giovane lettore. Un seguito denso di mistero quanto la sua autrice, quella Amelia Drake di cui poco si continua a sapere, ma a noi in fondo basta che continui a scrivere.