
“Qualcosa impedisce ai grandi di alzare gli occhi per più di pochi secondi”, e Vera non ne può davvero più. Come fare per attirare gli sguardi delle persone? Armata di un retino da pesca e di un binocolo, la bambina esce in strada; ma nessuno la degna di uno sguardo, solo qualche bambino la saluta e le augura buona fortuna. Anche in casa non c’è verso: mamma e papà non sono interessati a lei, ma al cibo che stanno... fotografando. Vera ci ha provato in tutti i modi: mettendo in pericolo gli oggetti fragili che ci sono in casa, ma senza nemmeno guardarla i genitori la sgridano; arrabbiarsi non serve a nulla, né attirare l’attenzione dipingendosi il viso (anzi, l’attenzione viene attirata, ma di sguardi veri e propri neanche l’ombra) e giocare a fuoco fuochino con il telefono di mamma porta solo guai. Più i giorni passano più una strana e brutta sensazione cresce nel petto di Vera. Come fare? La soluzione è andare a trovare l’unica persona che può, di sicuro, aiutarla: la nonna, che abita fuori città, dove il tempo sembra essersi fermato, dove l’osservazione è parte della quotidianità (sarà anche perché la nonna ha l’hobby della pittura?). Insomma, insieme a lei Vera sta proprio bene, si dimentica della frenesia della città, dell’assenza degli sguardi dei genitori. Come far capire alle persone che la meraviglia del mondo non si trova dentro uno schermo del telefono, ma alzando gli occhi e vivendo quello che le circonda? Per fortuna nonna Magda ha un piano... che deve funzionare!
È una piccola rivoluzionaria la protagonista di questo albo illustrato, una moderna Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento: riuscire, con un retino da pesca e tanta determinazione, a cambiare quella che ormai è diventata un’ossessione, più che una prassi quotidiana, ossia “scollare” gli occhi degli adulti (e non solo) dallo schermo del telefono, tablet, pc. “Se gli adulti non osservano e non apprezzano le cose meravigliose, come riuscirò a fare in modo che mi guardino?” sostiene Vera mentre osserva una fila di uomini e donne che osservano un arcobaleno... nella foto che hanno appena scattato. Un albo illustrato dal formato quadrato, ricco di illustrazioni colorate, attuale e senza età, che fa riflettere su come il modo di osservare la realtà sia cambiato con l’avvento degli smartphone e dei social network: ormai troppo impegnati per cogliere l’attimo perfetto col cellulare piuttosto che godere davvero delle piccole cose e delle persone che ci circondano. L’albo è stato finalista del XII Premio Internazionale Compostela di Albo Illustrato. Marina Núñez è laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, nell’indirizzo di Inclusione Sociale, ha inoltre frequentato corsi di yoga e meditazione. Con Avi Ofer, illustratore, progettista e regista di film di animazione israeliano, ha vinto il Premio di Racconto per l’Infanzia dell’Ospedale pediatrico Sant Joan de Déu 2019.