
Aldo è l’amico immaginario di Rosa, una ragazzina di prima media che ha sempre molte domande (anche bislacche) da fare: a che servono i capelli? Dove vanno gli oggetti perduti? Chi ha inventato il primo formaggio? Chi ha inventato le domande? Aldo è invisibile, ma noi per comodità lo possiamo vedere: è morbido e bianco, assomiglia ad una nuvola soffice e accogliente; sta sempre con Rosa, insieme combinano pasticci e si avventurano per cercare risposte fuori dall’ordinario. Le persone del quartiere e la professoressa Spocchia spesso scambiano Rosa per un maschio, perché ha i capelli corti e indossa pantaloni insomma non è sempre come ci si aspetta che sia una ragazza. Lei a volte ci rimane po’ male, ma la presenza di Aldo l’aiuta a non prendersela troppo. A scuola Rosa si sente spesso fuori posto e non fa tante domande anzi, se ne sta defilata in ultima fila dove tende a distrarsi chiacchierando con Aldo ed a fantasticare trasformando in disegni le cose buffe che accadono o che lei immagina. Per questo la professoressa Spocchia decide di spostarla in prima fila accanto a Zoe, una bambina che le sta molto antipatica perché sembra una secchiona. Sarà un test l’occasione in cui Rosa scoprirà che Zoe è molto più carina e altruista di quanto sembri...
Scritto da Susanna Mattiangeli e disegnato da Mariachiara di Giorgio, Aldo & Rosa è una storia a fumetti un po’ ironica e un po’ filosofica che parla di crescita e di amicizia facendo riflettere su quanto sia importante affrontare le sfide del diventare grandi insieme a un buon amico. L’idea di questo fumetto è nata quando la rivista “Internazionale Kids” ha chiesto a Susanna un fumetto a puntate. Lei aveva la bozza di un romanzo in cui compariva una bambina col suo amico immaginario, Margherita ha trasformato le sue idee in disegni colorati, “Internazionale Kids” ha ospitato la storia di Aldo Rosa e dei loro amici una volta al mese per un anno. Per diventare un libro poi la storia si è allargata, crescendo di alcuni capitoli. Il risultato: una raccolta di 18 brevi episodi che affrontano con leggerezza e ironia non solo il tema della crescita e dell’amicizia ma anche quelli della difficoltà di diventare grandi e di essere accettati per come si è, degli stereotipi di genere, del rapporto non sempre semplice con i genitori. Molto gradevoli e delicate le tavole ad acquerello che accompagnano la narrazione; i loro toni allegri contribuiscono all’approccio leggero del libro nonostante le tematiche anche importanti. Rassicurante la struttura delle tavole che riprende la gabbia classica del fumetto: tre strisce della stessa altezza in cui vengono collocate da una a tre vignette. L’ambientazione è reale (un quartiere di Roma), i personaggi immaginari ma non molto diversi dalle tipologie di persone che possiamo incontrare tutti i giorni: la professoressa Spocchia rappresenta una tipologia di docente (poco motivato e motivante) che ahimè è possibile incontrare nel mondo della scuola, Rosa rappresenta i tanti ragazzini non compresi a fondo dall’apparato docente, i genitori di Rosa rappresentano le tante coppie che non si amano più ma rimangono assieme per i figli.