
Messico, primi anni del Novecento. Suo padre è un uomo speciale, la asseconda in tutto e vuole solo la felicità della figlia. Le ripete spesso che il suo nome è Felix proprio perché il suo compito è dare all’adorata figlia Alicia tutta la felicità del mondo. Felix è molto moderno e non fa distinzioni tra i suoi figli: maschi e femmine hanno le stesse opportunità e possono decidere in autonomia se lavorare, studiare oltre le classi normali che frequentano tutti o sposarsi giovani e mettere al mondo diversi figli. A casa di Alicia, quindi, quello che si respira è vento di libertà. Alicia, nel suo futuro, vede avventure. Sogna di fare viaggi al di là dell’oceano o di scoprire le origini della sua stirpe in cima a una piramide maya o azteca; si immagina mentre redige un diario con tutte le sue vicende che, conclusa ogni avventura, vengono raccolte in un libro che diventa un successo planetario. Ma il 18 settembre 1906 la sua vita e le sue prospettive cambiano completamente. È in quel giorno, infatti, che Alicia incontra per la prima volta Ramón e ha la conferma che il colpo di fulmine esiste, eccome. Alicia e la madre sono in centro a fare compere. Un acquazzone tanto violento quanto improvviso le coglie di sorpresa e, quando Ramón Arnaud Vignon - dell’esercito messicano, undicesimo battaglione di Acapulco - passa accanto alle due donne, ad Alicia cade di mano un pacchetto, che finisce dritto in una pozzanghera. L’uomo si ferma a raccoglierlo e glielo porge, con la mano guantata di bianco. Profuma di bucato appena fatto e ha uno splendido sorriso. L’uomo suggerisce alle due donne di riparare in una caffetteria lì vicino, per evitare di bagnarsi ancora di più, e le accompagna all’interno. Trova un tavolo appartato per le due e ordina tè bollenti e pasticcini. Alicia non gli toglie gli occhi di dosso. È già innamorata cotta dell’affascinante militare...
Un atollo in mezzo all’Oceano pacifico, a quasi mille e trecento chilometri dalla costa messicana. Una striscia di terra sabbiosa devastata dai cicloni, abitata da granchi poco ospitali e completamente ricoperta di guano. Ecco lo scenario sul quale si muovono i protagonisti della bibliografia romanzata di Simona Capodanno - giornalista, autrice teatrale, televisiva e radiofonica con una laurea in lingue e letterature straniere nel curriculum - che omaggia un personaggio davvero singolare, dotato di una forza e una determinazione che meritano di essere raccontati. Alicia è una ragazzina quando incontra per la prima volta Ramón Arnaud Vignon. È amore a prima vista, un colpo di fulmine destinato a cambiare per sempre il corso del suo destino. Quando i due si sposano e a Ramón viene ordinato di assumere la direzione del presidio di Clipperton, l’isola al largo della costa che potrebbe rappresentare una potente fonte di guadagno grazie alla presenza del guano, Alicia non ci pensa due volte e decide di seguire il marito: l’inospitalità dell’isola nulla può di fronte alla profondità del sentimento che lega i due giovani sposi. Difficoltà, sfide, ambiente ostile. Tutto è superabile quando l’amore, la condivisione, l’aiuto reciproco diventano la base di una convivenza. La vita a Clipperton è difficile, ma il clima che vi regna è armonioso, grazie all’intelligente guida del Capitano, governatore dell’isola, e della moglie. E quando tragici eventi sconvolgeranno una realtà già di per sé piuttosto complessa e tutto dovrà essere riorganizzato, Alicia mostrerà la sua tempra, si adopererà con coraggio e affronterà le tragiche conseguenze del lungo periodo durante il quale Clipperton e i suoi abitanti non saranno altro che un puntino in mezzo al mare, dimenticato da tutto e tutti. I “dimenticati di Clipperton” conoscono la fame, la violenza, la malattia e la disperazione. Ma conoscono anche il valore di una mano amica che sostiene, di una parola che scalda il cuore, della speranza che fa germogliare i sogni, del coraggio che vince ogni paura. Il racconto, particolareggiato e avvincente, di una personalità forte, che mostra la fierezza di essere donna e la responsabilità di essere madre e guida. Una lettura intensa attraverso la quale risulta evidente l’approfondito lavoro di ricerca dell’autrice, nonché la volontà di far riemergere dalle pieghe dell’oblio la storia di una donna dallo sguardo indomito e carico d’orgoglio.