
L’ebbrezza dovuta all’aver trangugiato boumboucha è una sensazione nuova e tutto sommato piacevole. Distesi sul pavimento con la testa che gira, Delta Gamma ed Epsilon se la stanno godendo fino in fondo. Eppure Delta22 - il cui numero indica la casa di appartenenza, quasi fosse un clan o un gruppo sanguigno - ha qualcosa da rimuginare anche adesso: non riesce più a fidarsi di nessuno, soprattutto del loro mentore Fratello Maggiore. Delta ha troppe domande da porre sulla finalità del loro Percorso nel Campus, per non parlare del Potenziamento a cui è destinato. Il fatto è che non può parlarne apertamente lì in casa, perché tutti adorano Fratello Maggiore e tutti ambiscono ad accedere al Potenziamento. L’effetto Boumboum non basta a placare i dubbi del ragazzo, lui ha bisogno di sapere adesso, prima della grande adunata che determinerà il suo destino, così indossa giacca divisa fazzoletto rosso e fermaglio a tridente e si unisce ai superstiti delle altre Case. Maschi e femmine sono sempre divisi ma lei c’è, Kappa13 gli regala un sorriso e Delta si scioglie…
Che fine hanno fatto i coraggiosi adolescenti di Myra sa tutto, pubblicato nel 2020? Adesso lo sappiamo con più certezza, poiché Alla seconda umanità è la naturale conclusione di quella distopia in cui l’intelligenza artificiale di nome Myra ha ormai preso il controllo sull’uomo e sull’universo che lo circonda. Ancora una volta non si può non citare l’indimenticato Matrix: Pillola rossa o pillola blu? Chiedeva Morpheus a Neo iniziando la saga cinematografica del 1999. Ma quella era un’altra era geologica, in cui la fantascienza non declinava ancora (o lo faceva molto meno) le fortunate distopie adolescenziali cui siamo abituati da anni. E comunque Delta ha già deciso se optare per la verità, che per quanto brutta sarà pur sempre meglio della splendida bugia in cui fino a quel giorno è vissuto. Nel futuro alternativo costruito da Luigi Ballerini di reale e di genuino è rimasto poco o nulla, un costrutto artificiale e artificioso ha fagocitato l’essere umano e il suo habitat, ma forse non tutto è davvero perduto. Non occorre svelare altro, il lettore scoprirà da solo quale è lo scopo del Campus e del programma di Potenziamento, ma preme sottolineare l’ottimo intreccio tessuto dall’autore, purtroppo non confortato dal finale, che sembra invece troppo spiccio e frettoloso nella sua conclusione. Insomma, manca l’effetto fuochi d’artificio!