
Ava è una giovane ragazza londinese che lavora alla Brakesons Inc, un’azienda farmaceutica per la quale scrive i bugiardini dei farmaci. Ha tre grandi amiche, che in realtà sono la sua famiglia: Nell, una ragazza con i capelli rosa, sei orecchini e tre tatuaggi, Maud, con due figli, e Sarika, esperta di appuntamenti online, tramite cui seleziona minuziosamente possibili uomini con cui uscire secondo criteri personali rigidissimi, curando con cura i diversi filtri da applicare. Anche Ava di tanto in tanto naviga sui siti di incontri, ma pensa che i filtri eliminino troppe persone, mentre lei, più romantica, pensa che ci debba essere una scintilla anche facendo una selezione online (fino a quando non si trova ad un appuntamento con uomo che inizialmente l’aveva convinta grazie al suo sguardo e in pochi minuti scopre che aveva utilizzato gli occhi di Brad Pitt per la sua foto profilo). Unico vincolo: il suo uomo ideale deve andare d’accordo con Harold, il suo inseparabile e disubbidiente beagle. Ava è anche una ragazza dalle tante passioni, quella per il riciclo, che la porta ad avere solo mobili di recupero, per i libri, tanto da comprare anche vecchi volumi che nessuno vorrebbe pur di salvarli dal macero, per l’aromaterapia e soprattutto per la scrittura. Il suo sogno più grande è infatti scrivere un romanzo d’amore. Così, decide di partire per una vacanza in Puglia, che in realtà è un ritiro per scrittori che, guidati da Farida, cercano di far emergere le proprie idee. Per stimolare la loro creatività e farli concentrare sul lavoro è richiesto di non parlare di sé, neanche di dire il proprio nome, scegliendo uno pseudonimo. Durante il periodo del ritiro, Ava, che si fa chiamare Aria, incontra Dutch, un ragazzo bruno che si trova lì un po’ per caso e un po’ per curiosità, dato che il corso di arti marziali da lui scelto è stato cancellato all’ultimo. I due si innamorano, vivono in una fiaba che decidono di continuare una volta rientrati a casa, ma devono scontrarsi con la vita reale...
Nuovo romanzo di Sophie Kinsella, Amo la mia vita racconta una storia che non ci si aspetta. Apparentemente, Ava ama la sua vita, fatta di tante passioni ma allo stesso tempo di un lavoro monotono e ripetitivo, che riesce a fare senza particolare sforzo mentale. Ama le sue amiche, che sono la sua famiglia, così diverse tra di loro ma abbastanza simili da esserci l’una per l’altra in ogni momento, non solo quando sorgono difficoltà o nei momenti buoni, ma costantemente e di frequente. Ama il suo cane, un beagle che tratta come un figlio, un compagno speciale, ma disubbidiente e che ne combina di tutti i colori. È una sognatrice, sempre appassionata e attratta da nuovi progetti, che puntualmente inizia prima di aver portato a termine quelli precedenti. Ma il suo grande sogno è scrivere un romanzo d’amore, anch’esso cominciato e mai terminato. E proprio quando si decide a fare un passo avanti per concludere il romanzo, si imbatte lei stessa nell’amore. L’atmosfera, al ritiro di scrittura, è magica, niente nomi, niente passato, niente preoccupazioni e niente cellulari, il tutto nel magnifico contesto del mare pugliese, del cibo e della narrativa. Sembra la classica storia estiva, destinata a finire non appena rientrati “alla normalità” ma è più di questo. Sono due persone che decidono di conoscersi senza pregiudizi, solo assaporando gli attimi che vivono insieme. In realtà tutto è più facile quando si è lontani dalla vita di tutti i giorni, dai problemi, dal lavoro, dalle relazioni obbligate e dai doveri imposti dalla società, oltre che da tenori di vita differenti e consuetudini diverse. Tuttavia, l’amicizia e l’amore spesso sopravvivono alle difficoltà, e questo permetterà ad Ava di concludere il suo primo romanzo.