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Anime qualunque

Anime qualunque

Oggi. All’improvviso comincia a piovere. Per ripararsi, Serena si rifugia in libreria. Manca quasi un’ora all’appuntamento con sua sorella, e non può certo aspettarla sotto la pioggia. Sale al secondo piano del negozio, spulcia nella sezione “Narrativa straniera”, sceglie un libro e comincia a leggerlo dopo essersi seduta su uno dei divanetti rossi intorno a una grossa colonna, al centro del corridoio. Poco dopo, qualcuno le si siede a fianco. Serena sente il fruscio di una giacca a vento e un intenso profumo da uomo. Solleva lo sguardo e incrocia quello dell’estraneo. Gli sorride, ma l’uomo non contraccambia. Si scosta un ciuffo di capelli dal volto e continua a osservarla. Poco dopo, mentre è in piedi accanto all’espositore con tutte le novità del mese e sta leggendo il risvolto di copertina di un volume, una mano si posa sul suo fianco. È del tizio che era seduto accanto a lei poco prima. Ha un viso minuto e spigoloso e, sottovoce, la invita a raggiungerlo in bagno... 1833. La carrozza avanza a fatica lungo il selciato sconnesso, battuto dalla pioggia incessante. All’improvviso si ferma, lo sportello si apre di poco e, da sotto l’acqua torrenziale, sbuca il vetturino. Spiega che la strada è in pessime condizioni e proseguire può essere pericoloso. Inoltre, il servitore John ha la febbre alta e occorre sostare per un po’ di tempo in una locanda per riposare. Lady Catherine comincia a dubitare della buona riuscita del suo Gran Tour. Lasciata Parigi, spesso lei e sua sorella Sophie sono state bloccate dal maltempo e hanno dovute compiere soste forzate in luoghi di scarso interesse. Solo la permanenza di un paio di settimane a Torino ha fatto pregustare alla giovane Catherine le bellezze italiane, così spesso decantate dai viaggiatori. L’istitutore, Mr. Wilkinson, che accompagna le due sorelle durante il viaggio, ha più volte fatto notare che le avventure da affrontare potrebbero essere eccessive, ma Catherine ha cercato fino a questo momento di fronteggiare ogni inconveniente con determinazione, mostrando grande forza d’animo e facendosi guidare dalla mano esperta dell’istitutore stesso...

Un unico destino ad accomunare due donne che vivono in epoche diverse: una proposta indecente per Serena che, in epoca contemporanea, si chiede se accettare o meno le conseguenze di una sliding door che potrebbe portare a un cambiamento inatteso a una vita impantanata nel dolore; un amore fuori dagli schemi per Lady Catherine, nobile inglese dell’Ottocento che, in una Genova rivoluzionaria e risorgimentale, si lascia travolgere dalla passione per un uomo che, per convenzione e decoro, non può assolutamente frequentare. Un viaggio su un doppio binario, quindi, che racconta le emozioni e i segreti di due “anime eterne” - pronte a dare una svolta importante alla loro esistenza - che riflettono in realtà il sentire di anime qualunque. Sì, perché al posto di Serena e Lady Catherine potrebbe esserci qualunque altra persona in qualunque altro periodo storico. Questo è il tema alla base del nuovo romanzo di Chiara Ferraris - insegnante di biologia con la passione per la scrittura, alla sua seconda fatica letteraria -, una storia potente che segue i passi delle due protagoniste, impegnate a ripercorrere in tempi diversi la stessa strada e a lasciarsi andare a sentimenti che sfidano le convenzioni, i cliché e le leggi del tempo. Si tratta di un percorso sdrucciolevole e irto di insidie, che condurrà a nuove consapevolezze e alla necessità di operare scelte importanti e dolorose, ma necessarie. Presente e passato si intrecciano in modo appassionante e conducono il lettore in un mondo di avvenimenti drammatici e toccanti, che raccontano la passione e la disperazione, le differenze sociali e la pietà umana, l’importanza della condivisione e l’empatia. Con uno stile asciutto ma evocativo, che di tanto in tanto si fa poesia, la Ferraris mette a segno un nuovo successo e sa far dono al lettore di un romanzo intenso, malinconico e amaro. Ma, proprio per questo, ancor più credibile.