
Manca poco a Natale. Effie Talbot sta decorando un albero insolitamente piccolo insieme a sua sorella Bean nella casa della loro infanzia, Greenoaks, dove ancora abitano Tony, loro padre, e Mimi. Mimi non è la madre biologica di Effie, ma è la donna che l’ha cresciuta fin da quando era piccolissima e per questo hanno un legame speciale. È il giorno del compleanno di Tony, al quale Effie e Bean mostrano un video-montaggio di foto che, insieme al fratello Gus, hanno preparato come regalo. Subito dopo, però, Tony e Mimi lanciano una bomba sui loro figli: stanno divorziando... Diciotto mesi dopo, la vita di Effie è totalmente stravolta. È ancora sotto shock per il divorzio dei suoi genitori, per il fidanzamento di suo padre con Krista, una donna orribile che beve champagne, posta foto di lei e Tony dentro la vasca da bagno aggiungendo l’hashtag #sessoasessantanni ed è perennemente cosparsa di autoabbronzante. In più, Bean le annuncia che la loro casa di famiglia, l’amatissima Greenoaks, è appena stata venduta. E, come se non bastasse, Krista ha organizzato una festa d’addio alla quale Effie, molto evidentemente, non è stata invitata. Effie decide di non andare alla festa, dal momento che per colpa di Krista, oltretutto, non parla quasi più nemmeno con suo padre, tanto a Greenoaks non è rimasto più nulla di suo. A parte... le sue preziosissime matrioske russe! Non può assolutamente permettere che vengano abbandonate nel nascondiglio dove le aveva riposte al sicuro dopo che i ladri erano entrati nel suo appartamento di Hackney. Quindi escogita un piano per andarle a recuperare proprio durante la festa di Krista: entrerà completamente vestita di nero come una perfetta James Bond, recupererà le sue bambole e sparirà nella notte, senza che nessuno la noterà. Ma il suo piano, a quanto pare, non è poi così perfetto...
Torna Sophie Kinsella, l’autrice della saga dei romanzi I love shopping, fenomeno letterario dei primi anni duemila, riadattata per il grande schermo nel 2009 nell’omonimo film con Isla Fisher nei panni di Rebecca (Becky) Bloomwood. Le protagoniste dei romanzi della Kinsella hanno tratti che le accomunano tra di loro: sempre rigorosamente donne, hanno una forte personalità, sono inclini a cacciarsi nei guai e, alla fine, a risolverli trovando soluzioni spesso piuttosto creative. Così come tutti i suoi precedenti romanzi, anche in questo caso ci troviamo completamente immersi nella narrazione grazie all’espediente del racconto descritto in prima persona: Effie è l’unica narratrice e fin dall’inizio si presenta al lettore come una ragazza estremamente ostinata. La scena si svolge quasi esclusivamente nella vecchia casa di Greenoaks, nell’arco di poco più di ventiquattro ore. Proprio Greenoaks è, forse, la vera protagonista del romanzo, una casa brutta secondo molti, ma amata dai suoi abitanti e custode di tutti i ricordi più cari della vita di Effie, che non vuole decidersi a lasciarla andare e quindi, in fondo, a crescere. Proprio attraverso le pagine, Effie compie un piccolo percorso di crescita personale, viene a conoscenza di alcuni dettagli che le erano stati nascosti in quanto “piccola di casa”, fino ad accettare la nuova situazione e trasformarsi in una nuova versione di se stessa, più matura e consapevole. Il romanzo scorre velocemente e a tratti regala sorrisi, come nei momenti in cui Effie, presente ma nascosta alla vista di tutti, si ritrova ad ascoltare i dialoghi dei partecipanti alla festa di addio alla casa. Sono, però, lontane le battute esilaranti della Kinsella dei primi I love shopping o di Sai tenere un segreto?. Rimane, comunque, una lettura piacevole, da godersi magari sorseggiando una tazza di English tea.