
Tacchi a spillo, tubino rosso, autoreggenti, parrucca, unghie e ciglia finte, una trousse professionale per il trucco. Tutto ha inizio così. Desideria, con le sue doti di abile seduttrice e la sua energia, riesce a trasformare in pochi minuti Giacomo in Bambi. Pochi elementi e un velo di colore per poter rinascere o meglio, per poter essere se stessi. Giacomo è originario di Bassano del Grappa, dove ha vissuto la sua adolescenza con la sua fidanzata Luana. Ha sempre saputo che quel posto non gli avrebbe permesso di essere speciale, di farsi notare. Per questo è arrivato il trasferimento a Roma, necessario, ossigeno per i polmoni. Luana dorme ancora con lui, entrambi avvolti in quelle lenzuola da un po’ di tempo troppo fredde. Luana è all’oscuro della voglia sempre più impellente provata da Giacomo. Voglia di cambiamento. Un bollitore ad alta temperatura che tenta di prevenire un’esplosione rilasciando del vapore sotto forma di abiti femminili indossati di nascosto. Questa innocente abitudine rivela però qualcosa di più, che graffia dentro e cerca di uscire. Che lo spinge a digitare su Google “locali+Roma+omosex” con l’urgenza che solo una vita a metà, finta e ammantata di apparenza, è in grado di indurre. La curiosità lo porta ben presto dai locali alle strade nella zona di Caracalla, da dove può vedere le Terme illuminate. Ed è lì che incontra per la prima volta Desideria, una trans da “trenta euro e ti mando in paradiso”. La svolta che cercava. La chiave per dare un nome a ciò che prova e a quello che vuole essere: Bambi, la irriverente, la sicura di sé, la trasgressiva. Ed eccola, finalmente pronta con le sue décolleté di vernice a buttare giù quella porta e a liberarsi di ogni barriera...
Avagliano propone in un’unica opera la trilogia a tematica trans -Se Bambi fosse trans? (2009), Maschio o femmina? (2015), Ad ogni costo (2017) realizzata da Emiliano Reali, scrittore e giornalista attivamente impegnato nella divulgazione legata alle tematiche di identità di genere e orientamento sessuale. In Bambi confluiscono in modo ben bilanciato l’intenzione divulgativa e l’intrattenimento narrativo, regalando una storia corale che fa luce sulle difficoltà psicologiche e sociali che ruotano intorno ai transessuali, alle loro famiglie, agli amici e agli amori. Il romanzo è nato dall’esperienza diretta di Emiliano, che per più di sei mesi è divenuto parte di una comunità transessuale. Bambi è nata così, prendendo un pezzetto da ognuna delle varie persone incontrate, dalle loro storie costellate di difficoltà, insicurezza, violenza fisica e morale; Bambi non esiste ma si è fatta portavoce e divulgatrice attraverso i suoi pensieri del non detto e del nascosto che vogliono venire alla luce. Una trasformazione da bruco a crisalide e infine farfalla che non deve coinvolgere solo Giacomo e Bambi, ma che deve estendersi e proiettarsi sulla società. Un passaggio che Emiliano sta cercando di incentivare con i suoi romanzi e i suoi articoli, promuovendo una visione di inclusività e tolleranza anche nei giovani lettori a cui ha dedicato diversi scritti. Il suo messaggio in fin dei conti è universale: vivere autenticamente, sfidando le discriminazioni.