Kate ha 13 anni e, da che ne ha memoria, ha sempre vagabondato per il mondo, ovunque ci fosse un mare da esplorare dato che sua madre è una oceanografa. Dopo gli ultimi anni trascorsi in Norvegia, Kate è costretta a trasferirsi nell’Isola d'Elba. Il primo impatto è negativo: le manca il Nord con i suoi colori tersi, le mancano gli amici e il suo primo amore. Qui nell’isola fatica ad ambientarsi e certo l'incontro con Mathias, un ragazzo arrogante che le riserva attenzioni indesiderate, non aiuta. C'è però un abitante dell'isola che la incuriosisce. È Arcangelo, da tutti chiamato Gelo o il Matto. Magro,abbronzato, capelli lunghi e scuri, sempre a piedi nudi con un arco a tracolla. Lo chiamano il Matto perché non somiglia a nessuno ma Gelo matto non è e gli va bene che lo appellino così perché se il mondo intorno è convinto che sei uno svitato allora puoi fare quel che ti pare. Sarà un maestoso muflone ad avvicinare Gelo e Kate e la battaglia che il ragazzo intraprenderà per difendere l’animale da quanti in paese lo vogliono uccidere...
Luisa Mattia è una scrittrice per ragazzi di fama consolidata e provata bravura (Premio Andersen 2008 come migliore scrittrice). Ciò che rende speciale questo breve romanzo non è tanto la trama in sé quanto la bravura con cui l'autrice tratteggia i profili dei tre adolescenti. Senza troppi giri di parole ma attraverso poche e incisive pennellate che descrivono soprattutto il loro agire, riesce a far emergere tre personalità distinte i cui comportamenti sono esattamente in linea con la maturità che ognuno di loro ha raggiunto e con i bisogni che li animano. Lo sguardo della Mattia è delicato, capace di una introspezione partecipe che sa cogliere dei tre le motivazioni più profonde. E se Kate e Gelo sono i due che facilmente conquistano la simpatia del lettore, è Mathias, il “cattivo” della situazione, a colpirmi di più. Mathias è un grumo di spavalderia e malevolezza impastate dall’insicurezza di chi vuol farsi amare dagli altri ma fallisce ogni volta perché ancora non ha compreso che l'amore, quello più puro e agognato, non lo si ottiene forzando l’altro, mai.