C’è una foresta, poco lontano dalla tana invernale di due orse appena risvegliate. Anche gli alberi si stanno svegliando, con la primavera. Un viaggio in un nuovo mondo comincia per Piccola Orsa, cucciola a malapena sveglia, che segue da vicino la madre. Grande Orsa la accompagna a conoscere la gentilezza che si deve ad amici come la famiglia di ricci, piccolissimi in confronto a grande orsa e alla sua piccola. La accompagna alla scoperta dei giochi, tra i fili d’erba e gli insetti che volano nel caldo… le insegna a sopravvivere pescando e nuotando. Le esplorazioni attraversano i paesaggi e le stagioni: la primavera lascia il posto alle lunghe giornate d’estate e la foresta al lago di montagna; Grande Orsa e la piccolina camminano insieme sotto un enorme cielo stellato, insieme gustano da un intricato cespuglio i frutti maturi dell’autunno. A poco a poco il tempo comincia a cambiare: “Grande Orsa era irrequieta… Sapeva che stava arrivando l’inverno.” Si alzano gli stormi e il vento, arriva la prima neve: è il momento di uscire dalla foresta e di arrampicarsi di nuovo sulla collina per tornare, ancora insieme, nella tana invernale. Svegliarsi, uscire di casa, andare al lavoro (portare i bambini a scuola), tornare a casa la sera: una routine che molti bambini (e orsetti antropomorfi) conosceranno a perfezione e che un po’ somiglia all’avventura delle due orse del libro. Svegliarsi, giocare, cacciare, rincasare… con la differenza che – più verosimilmente per degli orsi – l’avventura si svolge nell’arco di quasi un anno, per poi tornare in letargo, a casa.