
Nella scuola newyorchese che frequenta, Kyle Kingsbury è sicuramente il giovane più famoso; bello, ricco e carismatico, è tenuto da tutti su un piedistallo. Sbruffone ed abituato ad ottenere sempre quello che vuole, ha la pessima abitudine di far leva sul suo fascino per prendersi gioco di tutti e di tutte approfittandosi del vantaggio della posizione che socialmente occupa. Un giorno nella sua vita entra Kendra, una ragazza decisamente bruttina e tenuta in disparte da tutti. Vedendola come un facile bersaglio, Kyle decide di divertirsi ed escogitare ai danni della giovane un brutto scherzo. Quello che però Kyle non sa, né può sospettare troppo preso dal suo egocentrismo, è che per la prima volta ha giocato con la persona sbagliata. Kendra infatti è una terribile strega che in tutta risposta scaglia sul crudele giovanotto una tremenda maledizione. La bellezza fisica di Kyle viene tramutata in bruttezza, e con il corpo e il volto orribilmente deturpati la sua vita va a pezzi. Kyle ha due anni di tempo per innamorarsi ed essere ricambiato per spezzare il sortilegio. Suo padre, personaggio televisivo molto in vista, non può certo accettare il fatto che suo figlio sia diventato un mostro e pertanto lo costringe a vivere in solitudine, recluso e confinato in un appartamento con l’unica compagnia di Magda, la governante e di Will un insegnante privato. Queste due figure lo affiancheranno in un delicato processo di accettazione e crescita; in un anno riusciranno con pazienza e devozione a tramutare la sua prepotenza, ad addolcire il suo carattere mostrandogli un altro modo di vivere. È in quel momento che nella vita di Kyle entra Linda…
Se non fosse già stata scritta La bella e la bestia, se non ne fossero stati tratti film, cartoni animati, serie televisive, musical e quant’altro forse la storia sarebbe apparsa decisamente più originale. D’accordo un omaggio, un ammiccamento, una strizzata d’occhio ad una delle favole che in passato ha coinvolto, commosso ed emozionato generazioni di adolescenti innamorate, ma così è veramente un po’ troppo. Non ci sono sorprese nella trama, anche se naturalmente è stata attualizzata, e neppure nei personaggi tratteggiati con semplicità per non dire banalità in viaggio verso lo scontato lieto fine. Il lettore ideale è quindi un adolescente che non abbia letto tanto, alla ricerca di una favola moderna non troppo impegnativa, che possa trovare le gratuite ed inutili conversazioni in chat inserite tra i capitoli divertenti e utili. Stupisce, ma non troppo visto l’abbassamento del livello culturale tra i giovani, il successo immediato del libro (80.000 copie solo negli Stati Uniti, in via di traduzione in molti altri paesi). Stupisce un po’ meno a questo punto la pronta trasposizione cinematografica.