
Valby è un quartiere di Copenaghen tranquillo e grazioso, fatta eccezione per i suoi marciapiedi, sempre pieni di cacca di cane che nessuno si prende la briga di raccogliere. Qui a Valby, in una villetta gialla, abita Billo Emilio Eskilsen, un simpatico bambino di cinque anni. Billo vive con la mamma, il papà e sua sorella maggiore Amalie, che frequenta la quarta elementare; per lui invece, questo è l’ultimo anno di asilo. Come tutti i bambini Billo adora giocare e, neanche a dirlo, combinare le marachelle. Si può dire che abbia due migliori amici: Magnus - il bambino più forte della scuola, una volta ha sollevato l’acquario dell’asilo senza buttare neanche un goccio d’acqua! - e Frida, la sua vicina di casa di un anno più grande, una bambina dai riccioli dorati sempre addobbata come una principessa, in rosa e brillantini. A Billo piace molto giocare con Frida, anche se la madre della bambina è un po’ noiosa e quando sono in casa sua pone loro un sacco di divieti, tipo non saltare sopra il lettone, il che sarebbe invece fantastico dato che con un telecomando si può far salire e scendere lo schienale trasformandolo in un divano. Billo ha anche dei desideri, due in particolare fortissimi: uno è possedere una spada laser come quella del suo compagno Carletto (è necessario che qualcuno difenda la terra da temibili robot e mostri spaziali), e l’altro, il più importante, avere un fratellino a cui fare da “fratello maggiore”...
Laureata in letteratura danese e pedagogia, Anne Sofie Hammer, danese classe 1972, crea ed esordisce con il personaggio di Billo nel 2009 con la casa editrice Høst & Søn, indirizzando così il suo talento di scrittrice verso la narrativa per ragazzi, ispirata e motivata sia dalle numerose e-mail ricevute dai genitori dopo la prima pubblicazione - che entusiasti, chiedevano a gran voce altre avventure del simpatico monello - sia dalla possibilità di scrivere delle storie da poter leggere ad alta voce ai suoi tre figli. Billo di Valby (Villads di Valby in originale) è una lettura perfetta in tal senso; frizzante, dinamica, moderna e molto divertente, arricchita dalle belle illustrazioni di Elisa Paganelli, colorate in copertina, in bianco e nero all’interno. Campione di marachelle, collezionista di lavate di capo (a volte riesce a mettere una toppa prima di essere beccato, ma ahilui capita di rado), Billo è vivace, incosciente, sprezzante del pericolo un po’ come tutti i bambini della sua età: impossibile non ridere di fronte ai suoi ragionamenti nel risolvere le situazioni, alla comica e disarmante spontaneità con la quale - sempre convinto di prendere la giusta decisione - combina guai a profusione, manipolando con abilità gli amichetti, riuscendo a tirare dalla sua anche quelli più scettici e prudenti. L’universo nel quale Billo si muove è realistico, le sue avventure calate nel quotidiano, tra gli amici, la famiglia, l’asilo, il vicinato; un universo amorevole e rassicurante, con i suoi genitori che, pur non lesinando sui rimproveri, sono ben contenti di assecondare i suoi desideri. Non a caso Billo è anche conosciuto come il “ragazzo felice”, e ha ispirato lungometraggi e commedie teatrali. La Hammer è autrice anche di un altro filone di successo con protagonista la piccola Magda, un punto di vista positivo sull’essere figli di genitori separati, un esempio di come ci si possa divertire pur facendo la spola tra due diverse case.