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Black Friars – L’ordine della chiave

Black Friars – L’ordine della chiave
È l’erede al trono più importante del Vecchio Continente, Axel Vandemberg. È praticamente perfetto, se non fosse per quell’animo piuttosto aggressivo, che lo porta ad essere rinchiuso per una settimana nel carcere riservato agli scholares con l’accusa di rissa e danneggiamento. Il Tribunale degli Studenti lo ha arrestato, processato e sbattuto dietro le sbarre in sole tre ore! E lì ha tutto il tempo che vuole per pensare a colei che ritiene la donna della sua vita: Eloise Weiss. Il loro amore, come nella migliore delle tradizioni, dovrebbe essere destinato a trionfare. Axel non sa, però, che ben presto sulla sua strada il destino farà comparire una cortigiana seducente e pronta a tutto pur di conquistarlo: Belladore De Lanchale. Bugiarda, malefica e sleale quanto affascinante, Belladore sa bene come giocare le sue carte per porre Axel in difficoltà. E così come Axel cade nelle grinfie della cortigiana, anche la sua città sembra subire gravi colpi. Deve, infatti, fare i conti con inspiegabili delitti che hanno come vittime sia giovani ragazze umane, sia affascinanti vampire. L’unica cosa che le accomuna è l’essere ricomposte come se fossero protagoniste delle fiabe più note. E così Biancaneve mangia la mela avvelenata; il principe morde la Bella Addormentata e… che forse sia questa la chiave?...
Black Friars – L’ordine della chiave di Virginia De Winter è il libro che ha preceduto la saga iniziata nel 2010 con L’ordine della Spada. Tutto quello che si sa dell’autrice è che è molto nota e seguita in rete, pare anche con il nome di Savannah, possiede ovviamente un sito (www.virginiadewinter.net) ed è autrice di fan–fiction. Contrariamente a quanto possa far pensare il nome, però la De Winter è italiana, vive a Roma, e la sensazione è quella che sia un personaggio studiato ben bene per l’uscita di una trilogia, con un nome (d’arte o no che sia) che ben si adatta all’atmosfera un po’ dark un po’ medievale dei suoi romanzi. Ma stiamo attenti a tutto questo proliferare di cosiddetti urban fantasy nei quali vampiri e uomini si alternano e confondono nello scorrere delle pagine, soprattutto quando, come nel caso di Black Friars – L’ordine della chiave, la storia conta 447 pagine alla fine delle quali sono necessarie altre quattro pagine in cui ci viene fornita una lista in ordine alfabetico dei personaggi che vi compaiono… che sono almeno una cinquantina. Un labirinto, dunque, in cui è difficile orientarsi e non fare fatica a proseguire, soprattutto se non si è amanti del genere e se si ha difficoltà ad orientarsi in dimensioni spazio-temporali difficilmente credibili! Ma se amate indistintamente ogni pagina in cui aleggiano vampiri, forse non avrete alcuna difficoltà.