Salta al contenuto principale

Black Hammer ’45

blackhammer45

È lo squadrone aereo più temuto della Seconda guerra mondiale, il Black Hammer. Il simbolo del martello nero su sfondo giallo campeggia fiero sulla fusoliera dei velivoli, visibile a distanza e con qualsiasi condizione climatica. I tre componenti sono i piloti d'élite dell’aviazione statunitense, il terrore dei nazisti che tremano al solo pensiero delle loro incursioni. È il 1945, la lunga e sanguinosa guerra sta per volgere al termine, anche se nessuno ancora può saperlo con certezza. Il mondo è in una tale precaria condizione che ogni cosa e il suo contrario può accadere da un momento all’altro. C’è tempo, come al solito, per un’ultima missione: liberare e recuperare lo scienziato Greenbaum assieme alla moglie e il figlio prima che cada in mano nazista. Le sue conoscenze porterebbero infatti la Germania a compiere il balzo tecnologico fatale in grado di ribaltare le sorti del conflitto a suo favore. Come è facile intuire, sarebbe una catastrofe. Lo squadrone Hammer spicca il volo senza pensarci due volte. L’alea della missione è aumentata dall’oscura incombenza di Ghost Hunter, abilissimo e spietato aviatore tedesco diventato una temutissima leggenda dei cieli europei. E in più dall’esercito di giganteschi robot made in Russia guidati dal capitano Alexandra Nazarova, anche loro sulle tracce dello scienziato. I russi sono sulla carta alleati ma nella sostanza concorrenti nella corsa all’arma definitiva. Una lotta contro il tempo, uno scontro all’ultimo sangue. Ancora una volta, solo il più abile uscirà vincitore…

Black Hammer ’45 è uno spin-off della serie intitolata Black Hammer creata da Jeff Lemire. Nel tempo il mondo attorno al brand si è sviluppato tantissimo, svariando tra i generi e le epoche. Questo volume si tuffa a piedi uniti nel classico fumetto di guerra statunitense. Nato come mezzo di propaganda anti-nazista da parte di un America in procinto di iniziare il suo coinvolgimento bellico, si è negli anni trasformato in un canone vero e proprio, con una sua propria semantica e una miriade di epigoni e tentativi di rivisitazione (uno per tutti quello di Garth Ennis). La storia si svolge su due piani temporali differenti: il primo è un presente in cui i reduci del battaglione Black Hammer sono ormai anziani e si ritrovano per andare a celebrare quello che si capisce essere un anniversario triste e doloroso; il secondo è invece il 1945, dove si svolge l’azione principale e il motore di tutta la vicenda: il recupero della famiglia Greenbaum prima degli odiati tedeschi o dei poco affidabili alleati russi. Il fumetto è un crescendo d’azione, in cielo e in terra. La realtà bellica è trasfigurata ad uso e consumo di un universo a metà tra lo storico e il fantastico, in una contaminazione continua. Nel solco del classico cliché narrativo rappresentato dalla lotta contro i nazisti, facile rappresentazione del bene contro il male, si inseriscono elementi fantascientifici e vagamente ucronici come l’esercito robotico della Nazarova (l’URSS era avanzata tecnologicamente, ma non fino a questo punto…) e l’abilità quasi ultraterrena di Ghost Hunter, il temibile sicario dei cieli tedesco. Se i testi di Lemire, stavolta coadiuvato da Ray Fawkes, sono come al solito coinvolgenti, i disegni di Matt Kindt invece non sono per ogni palato. Stilizzati (a volte all’estremo), poco curati e spigolosi, riempiti da colori opachi. Una storia tutto sommato godibile, ma non il migliore biglietto da visita per chi si approccia all’universo canonico di Black Hammer, in generale di una qualità decisamente superiore.