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Bugiarde nate

Bugiarde nate

Le sorelle Sinclair sono quattro: Carrie, Penny, Bess e Rosemary. Trascorrono l’inverno a Boston, tra scuola (con la divisa - cardigan blu e gonna a pieghe) e uscite con berretti di lana e scarponi. Ma molto spesso, nel pomeriggio, se ne restano nella loro grande casa. Amano fare i compiti davanti al camino mentre la sera, tutte in pigiama di flanella, amano raccontarsi le favole della buonanotte. D’estate, però, è tutt’altra musica a Beechwood Island, l’isola di proprietà di famiglia. Trascorrono le vacanze tra spiagge, vento e sole. Soprattutto l’oceano, quello stesso oceano che, nell’estate del 1987 in cui Carrie compie 16 anni, si porta via Rosemary, la sorella più piccola, di appena dieci anni, annegata mentre è affidata alle cure (e ai controlli) di una ragazza alla pari, non preparata però a questo genere di eventi. Ciascuna delle sorelle vive questo dolore a modo suo. Carrie vorrebbe parlarne, sta soffrendo molto. Il 5 ottobre è un giorno di festa a scuola ed è anche lo stesso giorno in cui Rosemary avrebbe compiuto undici anni. In questa particolare festa, il cortile della scuola si riempie di stand, di giochi, ci si può dipingere il viso, seguire un laboratorio di pittura, mangiare zucchero filato fino a star male. Tutti sono spensierati, anche le sorelle Sinclair. A parte Carrie che, appoggiata al muro di mattoni del dormitorio, piange, mentre le sorelle la esortano a smettere. Ma per lei non è affatto facile: molla tutti e sale sul tetto del dormitorio e sul parapetto di legno scrive alcune parole per la sorellina morta...

Ragazzi, primi amori, bugie, tradimenti, prime esperienze sessuali, omicidi, fantasmi... Onestamente c’è un po’ troppo nel prequel del bestseller L’estate dei segreti perduti di Emily Lockhart (che spesso si firma solo con la E puntata). È la risposta a quella domanda stampata in copertina: “Qual è la cosa peggiore che hai mai fatto?”, e di certo non è nulla di cui andare fieri, pur con tutte le attenuanti del mondo. O forse gli adulti non sono in grado di comprendere i sentimenti che agitano un giovane cuore. Sicuramente la scrittura è accattivante e si procede con attenzione nella lettura, anche perché incuriositi da questa famiglia così ricca da possedere un’isola con vari cottage, dislocati lungo le sue spiagge e che sono in grado di ospitare amici, governanti, lo zio Dean con gli amati cugini. Ciascuno ha la capacità di cadere in piedi, in questa mega finzione portata avanti da brave persone, ma ognuno con il proprio scheletro nell’armadio. Tanto che mentre stanno recitando la loro parte di famiglia seria, alcuni inconvenienti fanno cadere il castello di carta. Forse è importante aver letto L'estate dei segreti perduti per avere un quadro completo della situazione, ma le idee si chiariscono ancora meglio se si considera che Bugiarde nate non sembra essere una “buona” traduzione del titolo originale Family of liars, che è in grado, con maggiore precisione, di indicare che non c’è nessuno che si salva: sono tutti bugiardi nati, non solo le sorelle Sinclair, ma ciascun elemento della famiglia ha nascosto qualcosa sotto la sabbia. E tutto quello che Carrie deve vivere nella sua esistenza lo considera quasi una punizione per i suoi errori e per quelli degli altri.