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Chanel non fa scarpette di cristallo

Chanel non fa scarpette di cristallo

Beatrice abita in un appartamento con il suo gatto Zorro, è una scrittrice di libri di fiabe, irrimediabilmente single e cantante per diletto; per questo una volta a settimana si esibisce al Quarantadue, un locale sul molo tra il trucido e lo chic dove, per svagarsi, si reca assieme alle sue amiche. Penelope vive invece in una villa da sogno, è un’inguaribile sognatrice e spera che il suo attuale fidanzato Giorgio sia davvero lui: il principe azzurro. Maddalena è una grintosa imprenditrice, decisa e determinata. Gestisce un’azienda di servizi privati, specializzata nel settore delle pulizie e si divide tra le amiche e il suo fidanzato Paolo, un reporter troppo spesso in viaggio per lavoro. Riusciranno a vivere, come si suol dire, felici e contente? Si tratta di tre giovani donne, belle, tenaci e amiche per la pelle. Ma non è tutto. Perché dietro queste tre inseparabili amiche si nascondono in realtà tre famose principesse delle fiabe, condannate a vivere in eterno. Sono infatti vittime di un patto che i loro autori hanno firmato con il diavolo per diventare famosi ed essere ricordati per sempre. La loro vita adesso è simile a quella di tanti esseri umani. Beatrice, Penelope e Maddalena lavorano, si divertono, si innamorano. Sono però immortali. Il patto con il diavolo prevede che perderanno l’immortalità soltanto nel caso di “lieto fine”, cioè il matrimonio con la persona dei loro sogni. Questo lieto fine, finora, per vari motivi, è sempre fallito. Ma finalmente adesso sembra arrivato il momento giusto…

Il romanzo è un ritorno alle favole che amavamo da bambini, le protagoniste sono costrette a vivere nel nostro presente e riuscire a capire quale personaggio delle fiabe incarna ognuna di loro è davvero divertente. Maddalena, ad esempio, tanto per dare un aiutino, è titolare di una società di servizi, esperta in pulizie, il cui unico punto debole è l’imbarazzante facilità a perdere le scarpe. Vi viene in mente qualcuno? Il genere è di difficile definizione, sono presenti elementi del chick-lit sapientemente mescolati ad altri di tipo fantastico. Barbara Fiorio prende in prestito i personaggi dei Grimm, di Andersen, e li trasporta in una dimensione reale. Riesce a renderli veri e autentici. Le sue principesse sono determinate, indipendenti, ma anche con qualche debolezza che le rende perfettamente credibili. La storia è divertente, ironica, deliziosa, in grado di conciliare la concezione più disincantata e femminista della vita con un romanticismo d’altri tempi.