
In un universo parallelo al nostro, su di un pianeta molto simile alla Terra, vi è una multinazionale, Oneiroi, che si occupa di selezionare gruppi di terrestri rispondenti a determinate caratteristiche tra cui empatia, sensibilità, Q.I. e intelligenza emotiva da cui poter estrarre l’energia prodotta dai sogni - pilotati e stabiliti dalla medesima compagnia -, come Camilla - il capo - è costretta a rivelare all’insopportabile stagista Sofia che si pone fin da subito come una spina nel fianco. Eppure, se di Vincent, Leonardo o Paul a Camilla non è importato mai nulla, anzi quasi neppure sapeva chi diavolo fossero, quando le viene assegnato il caso di Cesare le circostanze cambiano; sarà quell’amore che prima ha ignorato mai provandolo, mai concedendoselo, a portarla a domandarsi se ciò in cui crede sia davvero così buono. Camilla, infatti, scoprirà seguendo i sogni dell’uomo che c’è qualcosa di sbagliato in quegli ideali che ha sempre seguito con partecipazione e orgoglio. E così - pur di salvarlo da un pericolo che non può neppure controllare né conoscere - infrangerà le regole imposte ai propri dipendenti dalla Oneiroi mettendosi in pericolo e cercando di mantenere il segreto anche con quei pochi amici che sempre le sono stati accanto. Una scelta la sua che di certo cambierà molte cose…
Arianna Giannini, giornalista d’inchiesta, si affida a Bookabook per pubblicare il suo primo romanzo. Un esordio il suo che catapulta il lettore in un mondo parallelo al nostro, distopico e alienante. Le prime pagine sono davvero fantastiche perché con poche parole la Giannini riesce a proiettarci nel cuore di un grande mistero. Della protagonista Camilla si ricostruiscono i trascorsi man mano che le pagine vengono sfogliate: è un personaggio che cresce profondamente nel corso del romanzo, dapprima la scopriamo come semplice pedina all’interno di un gioco molto complesso sotto il cui giogo ha sempre chinato il capo, poi però eccola aprirsi alle emozioni. Anche l’insieme dei coprotagonisti che ruotano attorno alle vicende sono tratteggiati con attenzione: hanno i propri caratteri, le proprie fissazioni, i propri moti dell’animo. Lo stile è davvero scorrevole, delicato, mai noioso e si ha voglia di proseguire nella scoperta di piccoli misteri che come in un caleidoscopio vanno a delineare un plot visionario, quasi onirico. E definire un romanzo che parla di sogni pilotati per sfruttarne l’energia onirico non è paradossale né tautologico: significa che davvero le emozioni qui giocano un ruolo imponente muovendosi sempre su di un filo teso tra l’ansia e la serenità.