
Elio, Francesca e Loris sono seduti in macchina. Loris è nervoso, sta muovendo la gamba e questo a Elio dà fastidio. Francesca cerca invece di calmarli. Queste tre persone non hanno nulla in comune, tranne una cosa: il poliziotto che sta camminando verso di loro. Ha cinquant’anni, due figli e una moglie che tradisce regolarmente. Elio, Francesca e Loris sanno tutto del poliziotto; sanno tutto anche di molti altri poliziotti. È da dopo Genova che raccolgono informazioni… Sabato 21 luglio 2001. Mauro sta guidando la sua Clio blu, è diretto a Genova per manifestare contro il G8. Nel capoluogo ligure c’è anche suo fratello, Riccardo, una testa calda. Mauro si è ripromesso di controllarlo. Genova è blindata, non c’è verso di trovare una via d’ingresso. I caselli sono chiusi e a Mauro non viene in mente nessuna entrata secondaria. Si ferma in un autogrill per raccogliere le idee e riceve una telefonata da sua suocera: a Sonia, sua moglie, si sono rotte le acque… Valentina ha quattordici anni e studia a Bologna, in un liceo frequentato principalmente da spaccini e da figli di operai. Tra le sue più care amiche c’è Laura. Laura si diverte a sfidarla, a darle buca o ad arrivare tardi agli appuntamenti. È in ritardo anche a questo: le due amiche hanno infatti deciso di andare a Genova. Valentina prova a chiamarla tre volte, invano. Decide allora di salire comunque sul treno…
Più che una raccolta di racconti, Circospetti ci muoviamo è un romanzo collettivo, un’opera corale che ha l’obiettivo di capire Genova a distanza di vent’anni, come scrive Michele Vaccari – ideatore e curatore della raccolta – nella sua prefazione. Sono dodici i co-autori di questo libro, tutti con il preciso intento di indicare a che punto della vita si trovano rispetto agli avvenimenti accaduti tra il 19 e il 22 luglio 2001. C’è chi il G8 l’ha visto perché era lì, in mezzo ai tumulti; chi l’ha sentito raccontare dai genitori perché troppo piccolo; chi l’ha visto solo in televisione; chi l’ha mancato per poco; e chi non è riuscito a entrarci. Ad emergere da Circospetti ci muoviamo è la trasversalità degli eventi, capace di unire e far dialogare tra loro adulti fatti e finiti (Nicoletta Vallorani, Daniele Vicari), ed esponenti della Generazione Z (Matteo Porru). Il merito di questa operazione va ascritto anche a chi, nel corso degli ultimi vent’anni, ha continuato a parlare incessantemente di quanto accaduto attraverso romanzi (Nessun rimorso di Zerocalcare, G8. Cronaca di una battaglia di Lucarelli) e film (Diaz – Don’t Clean Up This Blood di Vicari, Ora o mai più di Pellegrini). Ma anche a chi, in occasione del ventennale, ha rinnovato l’interesse nei confronti dell’accaduto, sensibilizzando tramite articoli che spiegano le ragioni della protesta (G8/Genova: il primo movimento di massa della storia che non chiedeva niente per sé, voleva solo giustizia per il mondo intero, scritto da Luca Marinelli per Valigia Blu) e i fatti nudi e crudi (il podcast Limoni, a cura di Internazionale). A vent’anni da Genova, Circospetti ci muoviamo risponde quindi, secondo Michele Vaccari e anche secondo noi, a due domande fondamentali: “Chi erano quei ragazzi? Che esseri umani sono diventati?”.