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Come fratello e sorella

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Dopo il divorzio dei suoi genitori, Junika Berkel, chiamata Juni da tutti tranne che da sua madre, decide di andare a vivere a Caputh, un quartiere di Potsdam, con il padre. Un giorno, di ritorno da scuola, mentre va a casa della madre in metropolitana incontra lo sguardo di un ragazzo africano che le sembra di aver già visto e che subito riconosce: è Sahal, un profugo somalo che ha lasciato la sua terra per cercare lavoro in Germania e mandare dei soldi alla madre e ai fratelli rimasti in patria. L’ha conosciuto in occasione di un progetto scolastico quando Tina, una compagna di classe, ha presentato una ricerca realizzata grazie all’aiuto e al racconto di Sahal, approfondendo la sua storia. Il ragazzo distoglie subito lo sguardo, come se si vergognasse. Presto Juni lo rincontra in un cimitero dove lui si nasconde dopo essere scappato dal centro profughi, stanco, impaurito e solo. I due stringono una forte amicizia, non con poche difficoltà, causate soprattutto dalla diffidenza di Sahal, il quale non riesce a credere che possa esistere un rapporto di fiducia e rispetto con una ragazza tedesca. Diventano come fratello e sorella. I guai e le situazioni spiacevoli che devono affrontare sono molti, ma Juni è molto determinata...

Il romanzo di Karin Koch Come fratello e sorella è molto attuale. È una storia di amicizia, fiducia, rispetto dell’altro e della sua cultura; è una storia che tratta di giustizia, immigrazione e società in un modo semplice e leggero che è adatto a tutti; infatti, l’età consigliata per leggere questo libro è a partire da 13 anni. È inoltre una storia ambientata in Germania, in quanto l’autrice è nativa di Karlsruhe, una città del Baden-Württemberg, un land tedesco nella parte meridionale dello stato, ma che potrebbe essere ambientata in qualsiasi altra città dell’Europa occidentale, non solo per i temi trattati universalmente validi, ma soprattutto per la comune situazione che l’Ovest dell’Europa sta affrontando in merito alla tematica dei profughi. Tutta la storia è vista dagli occhi di Juni, la protagonista, una quindicenne tedesca, con genitori tedeschi, che incontra quasi per caso un ragazzo somalo che ha conosciuto poco tempo prima: semplicemente incontrando il suo sguardo intuisce quanto stia soffrendo ed è disposta a tutto pur di capire il perché e aiutarlo a migliorare la sua situazione. L’elemento che porta a riflettere è sicuramente il fatto che Juni è disposta a correre molti rischi e in qualche misura anche ad andare contro le autorità pur di sollevare l’amico Sahal dal peso che si porta dentro, confortarlo per gli episodi tristi e dolorosi che ha dovuto affrontare nel recente passato e in particolare a fare di tutto per cercare di migliorare il suo futuro in Germania. Molte volte, conoscere una persona diversa da sé fa scoprire lati della propria persona apparentemente sconosciuti; l’amicizia e l’affetto sono sentimenti molto profondi alla base di rapporti sinceri e duraturi.