
Berlino, Bergmannstraße, Caffè Lunamaro. Sopra il tavolino, accanto al caffè espresso appena servito, un piccolo libretto dalla copertina rossa, creatura primigenia di Albertine, attende di essere svelato al mondo. E quello stesso libro, quella stessa forma e colore, si fanno ricordo di un giorno passato speciale. L'occasione è il compleanno dell'amica Serena, il luogo, un appartamento berlinese. La festa si trasforma in un momento particolare, zona franca atemporale e collegata alla metropoli reale forse solo dalle nuvole, dalle forme e dai nomi molteplici, che sorvolano la capitale. I ricordi di Albertine si impregnano di quei versi. Le parole avevano creato l'atmosfera, sedotto gli invitati, li avevano spronati a riflettere e andare oltre, a sperimentare il dialogo e la profondità di un confronto tra sentimenti. Per provare ciò che si prova a parlare e a vivere di Libertà, d'Amore, a dare loro il giusto valore...
Con una lettera di Albertine all'amata amica Serena, ormai non più a Berlino, si apre e si chiude questo esperimento di metaletteratura, compendio di narrativa e poesia. Qui è la parola a contare, però, non la trama. La parola stampata sui muri di una città simbolo. La parola declamata anche nei dialoghi serrati e brevi, anche nel racconto della scoperta di un tradimento. Il senso del verso, il suono poetico è costante durante tutta la lettura. Vince, diversamente da altri tentativi, la poesia, che supera la condizione di gregario all'interno di un romanzo e forza le barriere, in questo esperimento la cui comprensione non è gratuita. Non ci sono più livelli di lettura, ma solo uno piuttosto etereo e molto ardito nella sua complessità.
Con una lettera di Albertine all'amata amica Serena, ormai non più a Berlino, si apre e si chiude questo esperimento di metaletteratura, compendio di narrativa e poesia. Qui è la parola a contare, però, non la trama. La parola stampata sui muri di una città simbolo. La parola declamata anche nei dialoghi serrati e brevi, anche nel racconto della scoperta di un tradimento. Il senso del verso, il suono poetico è costante durante tutta la lettura. Vince, diversamente da altri tentativi, la poesia, che supera la condizione di gregario all'interno di un romanzo e forza le barriere, in questo esperimento la cui comprensione non è gratuita. Non ci sono più livelli di lettura, ma solo uno piuttosto etereo e molto ardito nella sua complessità.