Salta al contenuto principale

Come trovare una stella

Come trovare una stella
C’è un bimbo che ama MOLTISSIMO le stelle, le ama così tanto da volerne una tutta per sé, per giocare a nascondino e passeggiare insieme sulla spiaggia. E siccome i sogni necessitano di grande organizzazione, il bimbo decide di mettere la sveglia e di alzarsi molto presto. Così, dal sorgere del sole, inizia ad aspettare. E aspettare. E aspettare, fino all’imbrunire: ecco finalmente una bellissima stella saltare fuori! Adesso tutto quello che il bimbo ha da fare è capire come prenderla: saltare, arrampicarsi, chiedere una mano ad un gabbiano, usare il salvagente, usare l’astronave… Ma niente. Sta quasi per desistere, quando vede una stella piccola piccola galleggiare nell’acqua, forse caduta giù direttamente dal cielo. È la più carina che il bimbo abbia mai visto, e non vuole lasciarsela sfuggire…

ZOOlibri, casa editrice emiliana che festeggia quest’anno i quindici anni di attività, pubblica l’albo con cui nel 2004 Oliver Jeffers debuttò nel mondo dei picture books. Il poliedrico artista irlandese è da allora una vera e propria “star” internazionale: ha venduto più di 500.000 copie in tutto il mondo. In Come trovare una stella il piccolo protagonista di Chi trova un pinguino – lo ricordate? Maglietta a righe, testa tonda e gambe a bastoncino – esordisce con un’avventura "in solitaria". Due sono le parole chiave di questa piccola grande storia: una è entusiasmo, l’altra attesa. Mettendole insieme, Jeffers offre ai lettori una storia edificante, insenso buono per una volta: non c’è limite alle possibilità di realizzazione se pazienza e volontà si intrecciano. Pensare dunque che l’albo e il messaggio che porta con sé siano rivolti solo ai bambini è davvero riduttivo: lo stesso Jeffers ha dichiarato che quando disegna e scrive lo fa soprattutto per se stesso e per rivolgersi a tutti, adulti e piccoli, indistintamente. Ed è in questa visione del picture book come espressione artistica a tutto tondo che si avverte l’influenza di Maurice Sendak. La maglietta a righe bianche e rosse del bimbo ricorda vagamente quella del famoso mostro sendakiano, un deferente omaggio che Jeffers fa al grande illustratore statunitense (quello di Nel paese dei mostri selvaggi per intenderci). Il volume, dal formato quadrato, è un capolavoro di sensibilità artistica e umana da custodire e gustare, davvero a ogni età.