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Come un seme di mela

Come un seme di mela

Tea cammina nel buio della notte, con la signorina Prudo che la tiene per mano come se potesse scapparle. Penelope Prudo è l’assistente sociale che segue il suo caso. La settimana scorsa è andata a trovare Tea nella casa famiglia dove vive e le ha comunicato una notizia inaspettata: il tribunale ha deciso di affidarla in via provvisoria a una lontanissima parente, la vecchia contessa Summerbee. Sono dirette proprio lì, a villa Virginia, residenza della vecchia zia. Dall’oscurità spuntano una torretta, poi un tetto di ardesia grande e irregolare, poi alcuni battenti tarlati e mezzo divelti che penzolano dalle finestre. A Tea viene da piangere. Quando suonano alla porta, sull’uscio le raggiunge un cane gigantesco e minaccioso. La zia intima al bestione di non azzannare le sue ospiti, non sullo zerbino quantomeno, perché detesta che si sporchi di sangue. A queste parole la signorina Prudo sviene e Tea se la vede da sola con il cane Timoteo e con la sua padrona. Sono entrambi minacciosi e strani, ciascuno a suo modo, ma al tempo stesso gentili e ospitali. Zia Tessa è alta e magra, ha un’età indefinibile, un paio di bellissimi occhi verde smeraldo, indossa un abito elegantissimo, guarnito di perle e cristalli, e ai piedi… ha un paio di scarpe da ginnastica! Quando le augura la buonanotte, le posa un rapido buffetto su una guancia…

Come un seme di mela che se ne sta nascosto all’interno della polpa, così la parte più autentica di Tea si trova nel profondo, anche se tutti hanno l’abitudine di guardare soltanto la buccia e trarre le proprie conclusioni. In un’intervista, l’autrice Chiara Lorenzoni racconta che spesso le sue storie nascono da un’immagine: in questo caso c’erano una ragazzina con grandi occhi spaventati, una zia allegra e bislacca, e un cane enorme. Questi tre personaggi hanno bussato alla porta e lei ha aperto. La storia - continua a raccontare - ha assunto una sua prima forma qualche anno fa, ma i personaggi erano chi troppo silenzioso, chi troppo chiacchierone, chi ancora troppo sfuggente; così ha atteso con pazienza. Quando ha avuto orecchie giuste per ascoltare, ha iniziato a scrivere, scrivere, scrivere e in breve tempo il libro ha preso la sua forma definitiva. La copertina di Mariachiara Di Giorgio - di grande bellezza - introduce in un mondo ben costruito, dove i personaggi abitano con naturalezza. Se cercate (volete regalare) una storia che parli di coraggio, di famiglia nel senso più ampio e fluido di luogo di affetti, di amicizia e ostilità, di crescita, di regole e sregolatezze… questo è il libro giusto nel quale accomodarsi. Dai 10 anni circa