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Con la rabbia agli occhi – Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano

Con la rabbia agli occhi – Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano

I fatti di cronaca nera permettono certamente di comprendere al meglio una data realtà sociale. Ne evidenziano i meccanismi, ne esplicitano i segreti, fanno emergere il tessuto crudele che le sottende. Il crimine interviene nello spazio di ciò che Freud ha definito unheimlich, ossia il perturbante che spaventa ma che risale a quanto ci è noto da lungo tempo e in qualche modo ci è familiare. Il cinema che tratta di questi argomenti sublima questo concetto e permette a tutti gli spettatori di metabolizzare un fatto efferato e al contempo tracciare la storia di un intero Paese. Quello italiano in particolare è un mix di letteratura che tocca Gadda, Pasolini e Albinti, storia appunto su fatti cruciali della Repubblica come Piazza Fontana, i “golpe bianchi” e la P2 e cronaca nera naturalmente, con episodi come il massacro del Circeo o la parabola della Banda della Magliana. Il cinema italiano per oltre cinquant'anni ne trae infiniti spunti e quindi viene rappresentata una frattura netta tra cittadinanza e delinquenti, infarcita di complotti, intrighi, rapine e la dimensione occulta del Potere...

Fabrizio Fogliato è un critico cinematografico e uno storico del cinema torinese che scrive anche per “La provincia di Como” ed è anche redattore della rivista-cult “Nocturno”. Ha dato vita a questo completissimo itinerario sul cinema criminale italiano. Un volume che attraverso trame, sceneggiature e verbali di polizia riesce a tracciare anche la travagliata storia italiana in cui, in seguito al boom e all'esplosione del benessere, sono scaturiti anche dei veri e propri mostri che hanno sconvolto la cittadinanza e lo fanno ancora adesso. Un viaggio che vede il pubblico sia carnefice che tenta di auto-assolversi dal degrado che lo circonda che vittima di tali scatti di violenza. È la vera rappresentazione dello Stato criminale di Leonardo Sciascia. Questo studio completissimo è caratterizzato da una prefazione di Romolo Guerrieri, una ricchissima sezione di note, una filmografia ragionata, una serie di interviste a registi e sceneggiatori e un capitolo conclusivo a firma di Alessandro Arban sugli autori delle colonne sonore del poliziesco italiano, documento inedito proveniente da “Polizia Moderna”, rivista ufficiale della Polizia di Stato.