
Napoli. Casa di Masi è il rifugio preferito di Sal e dei loro amici. Odora di biscotti e di problemi che si affrontano. Aria di famiglia che ha instillato in Masi la capacità innata di tradurre il buio in luce. Una partita a Risiko, un avvicinamento inaspettato (che ci fa Masi nell’altra stanza con Michele?) quanto insopportabile ed è subito guerra. E poi la vita di una sconosciuta, interrotta brutalmente da un cavo dell’alta tensione, riporta i pensieri alla realtà. Masi e Sal, architettura e ingegneria. Malinconia e ironia. Lei bella e sicura di sé almeno quanto lui, impacciato e nervoso, annaspa nel dubbio esistenziale. Insieme da sempre, in questo pezzo di storia che sembra un Purgatorio. Insieme da quando, strappati alle rispettive mamme, si sono ritrovati sui banchi di scuola. Sal in lotta con la vita e Masi a fargli da angelo custode. L’esame di Meccanica Razionale decreta la sua inettitudine alla professione di ingegnere: la passione per il bello è incompatibile con l’interesse verso l’utile. Seguono, nell’ordine: smarrimento, calo poderoso di autostima, ansia. Principio di esaurimento nervoso. Ed è proprio allora che “L’anima blues torna a cantare”, per arrivare finalmente a lei. Oltre tutte le occasioni perdute e le parole non dette. Sperando che non sia troppo tardi…
Pezzi di vita che scorrono veloci, ricordi che vanno e vengono a costruire il puzzle di un’amicizia intensa e profonda, ma che non riesce a realizzare il desidero d’amore di Sal. Con uno stile attento e ricercato, e allo stesso tempo, semplice e diretto, la voce di Sal accompagna il lettore in un appassionante viaggio dell’anima. Come giri di accordi, a volte complessi e altre volte semplici ed essenziali, si srotola il racconto. Che poi un racconto vero e proprio non è. Al lettore è chiesto, infatti, di contribuire ricostruendo gli eventi, ricreando la cronologia dei fatti. O semplicemente, immergendosi nel vortice e lasciandosi trasportare. ‘Con parole che non conosci’ è un flusso di pensieri che diventa, nella seconda parte (il lato b, esattamente come in un disco blues) poesia. Parole che costruiscono il senso di una relazione, che evocano ricordi e desideri, che saltano fuori incontenibili a mettere ordine nel caos dei sentimenti. Parole sconosciute, costruite per sorprendere. “Le parole sono pietre” pontifica il nonno avvocato e con le parole ci si costruisce una vita. Francesco Delle Donne, scrittore ed editor, fa delle parole il suo mestiere e dimostra cura e attenzione nella scelta delle sfumature e degli abbinamenti, della punteggiatura e dei ritmi, a creare una tessitura brillante, originale e intensa. Esattamente come la storia che racconta.