
Sara è un’etologa ed è considerata una dei massimi esperti per quanto riguarda il comportamento degli elefanti. Ha raccontato al figlio tante di quelle storie su quel maestoso animale che il piccolo Samuele non vede l’ora di poterlo ammirare dal vero. Ecco perché, durante il lungo volo aereo che li conduce in Botswana, Samu è nervosissimo e conta i minuti che lo separano dalla meta. Gli scienziati del parco, ubicato nel villaggio in cui i due si stanno recando, nutrono seria preoccupazione per un elefante, una giovane femmina che si comporta in modo completamente diverso rispetto ai suoi simili. È aggressiva, non vuole vivere in branco e un cacciatore e la sua famiglia sono stati svegliati, di notte, da qualcosa di enorme che scuoteva la capanna nella quale stavano riposando. Sara spiega, in maniera precisa e approfondita, che gli elefanti non dimenticano. La loro memoria è legata alle emozioni e, in particolare, gli eventi traumatici possono generare in loro reazioni. Se un cacciatore ha ucciso la mamma della giovane elefantessa davanti ai suoi occhi, questo può aver provocato un grande trauma all’animale. Se ha memorizzato la voce e l’odore del cacciatore è quindi normale che abbia poi attaccato la sua abitazione per aver giustizia per il torto subito. Gli elefanti non dimenticano mai chi li ha maltrattati. Mentre la mamma è impegnata a cercare di comprendere lo strano comportamento dell’animale - e a difenderlo dalla rabbia degli abitanti del villaggio, che intendono abbatterlo - Samu stringe amicizia con Simone e Giorgio, figli di due ricercatori colleghi della madre. Insieme, i tre vanno a pesca e si divertono a schizzarsi e a rincorrere i pesciolini con le loro reti. A volte, si unisce a loro anche Atin, il figlio di Lumumba, il capo villaggio, che ogni sera allieta i presenti con appassionanti racconti…
Non è da tutti trascorrere una vacanza in Africa, a soli sette anni, nel cuore del villaggio di Kikao, in piena savana, dove la natura regna incontrastata e tutto è colore e realtà incontaminata. Il protagonista della storia per ragazzi di Sara Rattaro - genovese, premio Bancarella 2015, docente di Scrittura creativa presso l’Università degli studi di Genova e autrice di diversi romanzi di successo - è figlio di un’etologa apprezzata in tutto il mondo e profonda conoscitrice del comportamento degli elefanti. E proprio l’inusuale aggressività di un giovane esemplare femmina, che rifiuta il branco e si muove in solitaria, arrecando non pochi danni, richiede la sua presenza in Africa, dove il piccolo Samuele può finalmente immergersi nel fascino di una natura selvaggia e bellissima, che esige rispetto per le sue regole e coraggio. Samu ha qualche problema con i compagni di classe, a casa, che lo reputano un fifone e ne fanno il protagonista dei loro sberleffi. Sarà proprio il soggiorno in Africa e l’incontro ravvicinato con l’aggressiva (in apparenza) elefantessa Badù ad insegnargli cosa siano il vero coraggio, il rispetto e l’amicizia. Con una prosa semplice ma incisiva - e grazie anche alle magiche illustrazioni di Roberta Palazzolo che, con poche pennellate, trasmette tutto il calore di un paese bellissimo e carico di poesia - la Rattaro parla al cuore dei ragazzi e spiega loro cosa siano la riconoscenza e l’amicizia vera; mostra le conseguenze di alcune stupide cattiverie gratuite; insegna a non giudicare mai basandosi esclusivamente sulle apparenze e, tra le righe, denuncia la gravità degli atti di bullismo che sempre più spesso vedono nei nostri giovani sia gli spietati protagonisti che le impotenti vittime. Osservare la maestosità della savana e dei loro abitanti con gli occhi di un bambino riempie il cuore di poesia e di magia e aiuta anche noi adulti, troppo spesso disillusi, a credere che sentimenti come la solidarietà, l’amicizia, la riconoscenza e il coraggio racchiudano in sé un profondo valore e debbano essere coltivati sempre e comunque, a qualunque età.