
Villa Rosa nel ghiaccio, Rockport, Maine. “Sto morendo. Non riesco a capire se il volo sia durato pochi secondi o una vita intera. So solo che l’impatto con l’acqua non l’ho neanche sentito. Non ho paura. È solo l’ultimo atto. Quello scritto meglio”... Gennaio 2015, Bangor, Maine. È da oltre un mese che porta avanti la storia con lei e, nonostante i rimorsi, non ha la forza di smetterla. È bastato un account falso su un social network e una bugia dopo l’altra. Sta impazzendo. Quando è solo tra le mura di casa è Liam Fontanesi, un affascinante ricercatore di Antropologia della religione. Riesce ad essere ancora se stesso solo quando è con gli amici, nella compagnia di cui anche lei fa parte. Lei è Evie, un’agente letteraria di successo. È bella, intelligente, ha una carriera brillante ed una compagnia dai fedeli amici che sono un elemento basilare della sua vita da single. La sua arguzia ed intelligenza non le hanno impedito di cadere nella trappola: Liam le piace molto, troppo anche se non è ancora riuscita ad incontrarlo di persona... Giugno 2015, Bangor, Maine. Evie è incredibilmente felice da quando ha conosciuto Liam sui social. Ma sebbene lui sia l’incarnazione dell’uomo perfetto non ha ancora trovato il modo di incontrarla e concederle un primo appuntamento. A fine gennaio un grave malore della madre gli ha impedito di raggiungerla e di conoscere i suoi amici. Nemmeno al telefono si sono mai sentiti; ogni volta che lei chiede una telefonata c’è sempre qualcosa che non va con la linea o con il cellulare. Per sfuggire alle incalzanti domande e perplessità degli amici Evie supera un pericoloso confine: racconta loro la sua prima bugia sulla sua storia “tutte le mattine ci sentiamo al telefono”. 27 dicembre 2019. Evie li ha riuniti tutti per festeggiare i vent’anni di amicizia. Il nucleo storico costituito dalla sua migliore amica Kim e da Mateo, William, Bryson, Adeline conosciuti a diciotto anni ad un party di Capodanno assieme alle più recenti new entry Noah, Luna e Kinsley. A questo scopo ha prenotato l’esclusiva villa Rosa nel ghiaccio. Quasi tutti non si vedono da due anni, dal giorno del matrimonio di Luna e William che ha segnato per Evie l’inizio di un cammino verso la guarigione, sancito dal patto di non rivedersi - salvo emergenze - fino alla fine del processo. Ed ora Evie sembra stare davvero bene, come prima di quel brutto periodo...
Salvatore Conaci, classe 1990, è laureato in Lettere con specializzazione in Filologia Moderna. Esordisce col suo primo romanzo Ordo Mortis, un thriller esoterico ambientato in Calabria, nel 2018. Cosa accadde davvero a Evie Benson è il suo secondo romanzo, vincitore del Premio Speciale Litweb nel 2020. A pubblicarlo Bookabook, la prima casa editrice italiana che pubblica libri attraverso il crowdfunding. Siamo di fronte ad un thriller psicologico che analizza le complessità dei rapporti interpersonali ponendo l’accento sulla fragilità e il lato oscuro delle relazioni umane. La narrazione, tutta in prima persona, ha più voci (quella di Evie e dei suoi amici, in primo luogo, ma anche dei gestori della villa, James e Jeff) e si snoda su due piani temporali differenti: il presente - la settimana a cavallo del capodanno 2019 - e il passato ovvero il biennio 2015-2017, periodo in cui Evie scivola nell’amore malsano per Liam che la porta ad allontanarsi da famiglia e amici in un irrefrenabile susseguirsi di bugie. Questa scelta, che rende inizialmente un po’ difficoltosa la lettura per i continui e repentini cambi di prospettiva, dona alla trama numerosi capovolgimenti e colpi di scena: se da un lato si intuisce abbastanza rapidamente chi possa essere Liam dall’altro si cade più di una volta nel dubbio. Si resta invece col fiato sospeso fino alla fine per capire chi sia la persona che muore nella prima pagina: Evie, Liam, qualcun’altro? Le descrizioni degli ambienti sono talmente dettagliate e precise che, durante la lettura, si ha l’impressione di vedere un film; i flussi di pensieri dei vari personaggi, a ciascuno dei quali è dedicato un singolo capitolo, sono talmente chiari che sembra di essere proiettati nella mente del protagonista. Pur con queste premesse, che rendono la lettura piacevole e intrigante, lasciano con un vago senso di insoddisfazione alcune situazioni e aspetti dei moventi non chiariti in modo del tutto esaustivo.