
Forse è dai tempi del Paradiso terrestre che l’essere umano ha deciso di circondarsi di alberi. Una specie di imprinting verde che lo ha portato fino ad oggi, a quel balcone pieno zeppo di gerani o di rigogliose piante rampicanti. Non sempre, purtroppo, basta il “pollice verde”, soprattutto se non accompagnato da pazienza e da dedizione; persino Monet ha commesso molti errori prima di dare vita, attraverso molti esperimenti, a quell’esempio di assoluto virtuosismo botanico che è ancora oggi Giverny. Il giardiniere si sa deve sapere aspettare e guardare in avanti, oltre i propri inevitabili insuccessi; è capitato anche agli individui più insospettabili: a Hermann Hesse come ad Alessandro Magno, così come a Libereso Guglielmi. Ma è proprio dalla tenacia e dalla testardaggine che si raccolgono, letteralmente, i frutti migliori, riuscendo contemporaneamente ad ottenere uno stato di beatitudine che neanche mille sedute psicoanalitiche potranno mai produrre…