
Margherita è una giovane donna “nevrotica ma simpatica”, vive a Milano e per lavoro traduce cose come le istruzioni per l’uso di funghicidi, disincrostanti per il wc e tagliapeli per il naso. Vive da sola ma divide un bel terrazzo con sua madre Delia – CruDelia, la chiama lei – sarcastica e un po’ invadente. Tra loro, col tempo, si sta lentamente stabilendo un rapporto più amichevole, ma chissà se la donna riuscirà mai ad abbracciarla stretta, una cosa che a Marghe manca tanto. Non le manca invece un uomo, perché ha una relazione con Edoardo, un tipo “appena appena” sfuggente – Ecodardo lo chiama Delia -; in realtà Marghe evita di chiedersi se vedersi una notte alla settimana, di solito senza fermarsi a dormire, sia una relazione. Quando per caso si imbatte in una carismatica maestra di danza del ventre che sta aprendo una scuola proprio sotto casa, la ragazza si rende conto che per lei è arrivato il momento di fare delle scelte e di smettere di trascinare la sua vita. È la serendipità. Quando credi di non stare cercando nulla o di star cercando altro, arriva quello di cui hai bisogno. E così, durante uno stage di danza, Marghe incontra Melquiades, zingaro e inquieto come il suo omonimo in Cent’anni di solitudine, affascinante e libero come il mare. Non sarà un po’ troppo libero? Ma anche lui, come Marghe, ha una storia di gelsomini da raccontare, e secondo Sancho, il narratore della storia, lui sarebbe “quello giusto”…