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Danza d’amore per principianti

Danza d’amore per principianti
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Margherita è una giovane donna “nevrotica ma simpatica”, vive a Milano e per lavoro traduce cose come le istruzioni per l’uso di funghicidi, disincrostanti per il wc e tagliapeli per il naso. Vive da sola ma divide un bel terrazzo con sua madre Delia – CruDelia, la chiama lei – sarcastica e un po’ invadente. Tra loro, col tempo, si sta lentamente stabilendo un rapporto più amichevole, ma chissà se la donna riuscirà mai ad abbracciarla stretta, una cosa che a Marghe manca tanto. Non le manca invece un uomo, perché ha una relazione con Edoardo, un tipo “appena appena” sfuggente – Ecodardo lo chiama Delia -; in realtà Marghe evita di chiedersi se vedersi una notte alla settimana, di solito senza fermarsi a dormire, sia una relazione. Quando per caso si imbatte in una carismatica maestra di danza del ventre che sta aprendo una scuola proprio sotto casa, la ragazza si rende conto che per lei è arrivato il momento di fare delle scelte e di smettere di trascinare la sua vita. È la serendipità. Quando credi di non stare cercando nulla o di star cercando altro, arriva quello di cui hai bisogno. E così, durante uno stage di danza, Marghe incontra Melquiades, zingaro e inquieto come il suo omonimo in Cent’anni di solitudine, affascinante e libero come il mare. Non sarà un po’ troppo libero? Ma anche lui, come Marghe, ha una storia di gelsomini da raccontare, e secondo Sancho, il narratore della storia, lui sarebbe “quello giusto”…

Dopo una serie di fortunati e divertenti libri umoristici, compresa una parodia delle 50 Sfumature, Rossella Calabrò, scrittrice e seguitissima blogger, si cimenta con un genere per lei nuovo e scrive una storia d’amore. È però un po’ fuori dagli schemi, a partire dall’originale punto di vista del narratore che è quello di un neurone enterico, di quelli che secondo la scienza costituiscono un cervello che gestisce le emozioni posizionato nella pancia, in grado di influenzare pesantemente “le decisioni del nostro collega lassù ai piani alti”, ovvero il cervello cranico. La storia romantica è solo il filo conduttore e le emozioni coinvolte sono anche altre, come quelle che riguardano il rapporto madre-figlia, a volte piuttosto complicato. Tutto però è raccontato con leggerezza, con l’ironia lieve e divertente che caratterizza la scrittura della Calabrò, sicché ogni lettrice sceglierà l’aspetto del romanzo che gradirà di più. Emerge tuttavia con prepotenza un suggerimento di fondo, quello di abbandonarsi qualche volta alle emozioni, a lasciarsi andare ascoltandosi davvero e non sempre facendosi condizionare dalla razionalità. Proprio come avviene nella danza e in particolare in quella del ventre che è istinto e sensualità, danza dei sensi che guidano i movimenti. Irresistibile CruDelia, divertente e simpatica; chi segue l’autrice sui social non faticherà a riconoscere in lei, ma anche in Marghe e in tante situazioni, caratteristiche aneddoti e particolari vari che lei racconta spesso e che fanno venir voglia di chiedersi quanto ci sia di autobiografico in questo romanzo. Una storia semplice, una favola romantica e moderna che fa sorridere e commuovere ma anche riflettere un po’, impreziosita da citazioni, tutte belle, che aprono ogni breve capitolo. Per inguaribili romantiche, o per chi è semplicemente in cerca di una lettura rasserenante e piacevole. Danza ancora per noi, Rossella!