
Quando Vivek Ranadivé diventa l’allenatore della National Junior Basketball, la squadra di basket della figlia Anjali, ha in mente due fondamentali e imprescindibili punti fermi: non alzare mai la voce durante l’allenamento né a partita in corso e considerare che le ragazzine della sua squadra sono alle prime armi, sono minute, non aggressive e diligenti a scuola. Se concedesse loro di diventare agguerrite in campo, di usare la forza fisica, di gridare, in poche partite sarebbero state messe KO: sono talmente inesperte… La squadra però approda inaspettatamente al campionato nazionale. Una delle persone più influenti di Hollywood racconta, per proseguire, di come si è inventato un’infanzia retribuita: bussando alle case del quartiere, si offriva di spalare la neve dai vialetti appaltando gli incarichi anche ad altri ragazzini. “Andavo a controllare il loro lavoro per garantire al cliente l’efficienza”. Oggi possiede un jet privato, una Ferrari, e una casa a Beverly Hills…
Sono trascorsi tremila anni da quando Golia, potente condottiero armato fino ai denti, venne sconfitto dal giovane Davide con l’aiuto di un bastone, un laccio e qualche ciottolo. La parabola vuole mostrarci con evidenza che quando l’essere umano si trova dinanzi alla sua ultima spiaggia può finalmente venire a conoscenza di tutte le infinite possibilità di salvarsi e di salvare: una persona che non ha mai giocato a basket arriva ad allenare una squadra fino a condurla a campionati rilevanti; un ragazzino che lavora ogni pomeriggio da quando aveva dieci anni ora è una persona autorevole a Hollywood. Traducendo in numeri e formule – in statistiche - quanto vale una persona, quanto è indicativo un reddito, quanto influisce l’infanzia, si andrebbe poco lontani. Meglio valutare le stesse questioni cercando di comprendere che al limite di noi stessi, stremati e impauriti, si trovano risorse e stratagemmi cui mai giungeremmo se non per bisogno: l’urgenza di svincolarsi (di guarire, di nutrirsi, di fuggire, di ritrovarsi), purché sempre di urgenza si tratti.
Sono trascorsi tremila anni da quando Golia, potente condottiero armato fino ai denti, venne sconfitto dal giovane Davide con l’aiuto di un bastone, un laccio e qualche ciottolo. La parabola vuole mostrarci con evidenza che quando l’essere umano si trova dinanzi alla sua ultima spiaggia può finalmente venire a conoscenza di tutte le infinite possibilità di salvarsi e di salvare: una persona che non ha mai giocato a basket arriva ad allenare una squadra fino a condurla a campionati rilevanti; un ragazzino che lavora ogni pomeriggio da quando aveva dieci anni ora è una persona autorevole a Hollywood. Traducendo in numeri e formule – in statistiche - quanto vale una persona, quanto è indicativo un reddito, quanto influisce l’infanzia, si andrebbe poco lontani. Meglio valutare le stesse questioni cercando di comprendere che al limite di noi stessi, stremati e impauriti, si trovano risorse e stratagemmi cui mai giungeremmo se non per bisogno: l’urgenza di svincolarsi (di guarire, di nutrirsi, di fuggire, di ritrovarsi), purché sempre di urgenza si tratti.