
Walter Welzenbach si è reso conto da molto giovane che la sua passione, meglio ancora la sua vita in tutto e per tutto era legata a doppio filo all’alpinismo estremo: ha avuto la fortuna, al riguardo, di trovare una guida divenuta ben presto anche un amico sincero, il suo migliore amico: Lenny. Decidono di darsi anima e corpo, per tanti anni, alle scalate delle principali vette mondiali ogni volta che è possibile (trattandosi di escursioni che, tra viaggi e permanenze a volte anche molto lunghe, hanno un loro considerevole costo). Intervallando il lavoro quotidiano a periodi di durissime scalate, intrecciano la propria vita e le proprie esperienze con i segni, tracciati di volta in volta sulla carta stampata dei libri o sotto forma di indizi rimasti nei percorsi alpinistici, della storia sportiva dei grandi che li hanno preceduti nella stessa disciplina, durante i precedenti 150 anni circa. Sulla loro strada si imbatteranno anche in corpi di persone che han donato la vita all’alpinismo, e che probabilmente nel loro animo avrebbero preferito davvero, alla sepoltura, il poter far restare le loro spoglie esposte all’aria, al freddo, alla neve cui consacrare i loro resti come già fatto per la loro esistenza mortale…
Lavoro senza dubbio originale e curioso - per quanto ovviamente molto più fruibile per gli appassionati di alpinismo che per i profani di tale disciplina – il romanzo sconta, quale principale difetto, quello di intervallare di continuo la trama, invero piuttosto basilare e ripetitiva, con le storie più affascinanti ed epocali dei più coraggiosi e famosi alpinisti internazionali dell’ultimo secolo e mezzo. Tale aspetto determina una certa difficoltà, per il lettore, nel tener dietro agli snodi del racconto principale, difficoltà che si accoppia a quella di ricordare i personaggi, che, accanto a Walter e Lenny, sono in pratica tutti secondari e numerosissimi, apparendo a volte soltanto in poche pagine. Pur ben scritto e piuttosto nitido e preciso nel delineare la psicologia dei due fondamentali interpreti, il libro avrebbe beneficiato senz’altro di una scelta netta tra storia dell’alpinismo e ricostruzione delle avventure escursionistiche di Lenny e Walter, dovendosi però senz’altro rilevare che, mentre il primo filone è del tutto in grado di risultare avvincente e credibile anche da solo, l’altro avrebbe senz’altro necessitato di qualche colpo di scena in più e di maggiore suspence.