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Dominio

Dominio

Si è passati da tutto a niente: da un mondo pieno di comodità a un nuovo medioevo, da un surplus di informazioni e notizie a non averne affatto, da un benessere tutto sommato diffuso a doversi scannare per le risorse essenziali, da una relativa pace globale a un olocausto nucleare. Già, perché il 2 aprile, il giorno dell’ Apocalisse, il mondo è finito. Come spesso accade, non ci si è accorti in tempo delle modifiche che stavano investendo il mondo, e gli atti terroristici di un gruppo noto semplicemente come Dominio sono passati quasi inosservati tra attentati di matrice islamica e crisi di governo varie e sparse qua e là per il globo. Poi, il Dominio è diventato una forza politica ed è riuscito addirittura a prendere il potere in Russia, disponendo così di un arsenale atomico impressionante. Nel frattempo, per far fronte all’incommensurabile e pericoloso potere detenuto dal Dominio, altri paesi si sono coalizzati nella cosiddetta Ribellione. E poi sappiamo tutti come è andata, con la guerra e il mondo ridotto a una carcassa putrescente e radioattiva. Il Capitano Kyle Celaphon è uno dei leader della Ribellione e, armato da un odio profondo verso il Dominio e da una altrettanto profonda conoscenza dell’arte della guerra, crede che alla fine il bene trionferà sul male. Per far sì che ciò accada sono necessarie forza d’animo, coraggio, intelligenza, determinazione e soprattutto evitare che il Dominio metta le mani sul cosiddetto Potere della Terra…

L’esordio di Andrea Barricelli, romano classe 1990, è un gustoso mix di vari generi, fra i quali si distinguono la fantascienza post-apocalittica, il genere storico-guerresco ed echi fantastici lontanamente, ma non troppo, debitori di Stephen King e della sua saga della Torre Nera. Sicuramente una bella sfida per un ragazzo che si misura per la prima volta con un progetto narrativo sulla lunga distanza, dato che finora si era cimentato solamente nella stesura di racconti. In ogni caso, al termine delle quasi duecento pagine che compongono questo Dominio possiamo dire che la prova è ampiamente superata, con Barricelli che ha saputo governare bene tutta l’interessante materia messagli a disposizione dalla sua scoppiettante creatività. L’intero romanzo si regge sul dualismo fra due fazioni che si sfidano alla ricerca di un potere immenso e decisivo, in un mondo devastato da un olocausto nucleare: la Ribellione e il Dominio. Buoni vs cattivi? Forse, perché ci troviamo in un romanzo che vive di contrasti e sentimenti allo stesso tempo forti e ambigui, dove i vari personaggi – caratterizzati senza scivolare nei cliché del genere – solo apparentemente sembrano portatori di valori o disvalori assoluti. Flirtando con l’epica e con la conseguente esaltazione del coraggio e della nobiltà d’animo, l’autore propone un’opera che oltre ad abbondare di ritmo e intensità non sfugge all’intento didascalico di ricordare a tutti noi che viviamo sullo stesso pianeta, e che spetta a noi prendercene cura da fratelli e non da nemici, in quanto appartenenti alla medesima razza, quella umana. In conclusione, Dominio è un esordio convincente e incoraggiante e, vista la “porta aperta” lasciata dall’epilogo, si spera possa fare da apripista a un sequel o, perché no, a una vera e propria saga.

LEGGI L’INTERVISTA A ANDREA BARRICELLI