
Nel 2017 Leonardo Caffo ha pubblicato Fragile umanità, un saggio in cui ha sostenuto che l’umanità fosse al collasso e che presto la nostra vita “normale” sarebbe crollata sotto il peso di una epidemia, di un problema ambientale, di una gestione pessima delle risorse. Tre anni prima del Covid-19 Caffo è riuscito a prevedere che la nostra vita stesse ormai “consumando” il capitale del nostro pianeta. Nel pieno del lockdown in Italia causato dalla terribile pandemia di Sars-Cov 2, il filosofo di origine siciliana riflette su come cambiare il nostro modo di vivere perché non ci sono altre soluzioni e continuare con i nostri “vecchi” ritmi è divenuto ormai impensabile. Lo fa scrivendo un pamphlet agile e leggibilissimo diviso, per schematizzare il suo pensiero, in ventotto punti. Caffo sostiene che sia necessario un ripensare il nostro modo di vivere, concetto da lui ribadito più volte in diversi lavori, perché è assolutamente insostenibile rispetto all’ambiente che ci circonda e che abbiamo modellato, deturpato, derubato, trasformandolo a nostro piacimento. Ma la natura non si addomestica. La natura vive e ci presenta un conto salato. Bisogna tornare a vivere un po’meno nei grandi agglomerati urbani e ripopolare le campagne, abbandonare l’allevamento intensivo e avere una cura maggiore dell’alimentazione, eliminare le disuguaglianze sociali, lo sfruttamento delle nazioni con un minore sviluppo. Considerare “normale” la vita prima della pandemia, è, secondo Caffo, commettere un gravissimo errore: quella vita aveva i piedi di argilla e si sosteneva sulla povertà di molti…
Che fare dunque ora? In ventotto punti Leonardo Caffo ci propone degli spunti di riflessione per modificare sostanzialmente la società in cui viviamo. Incentivare la vita in campagna, produrre il necessario, abbandonare gli allevamenti intensivi e incentivare un nuovo modo di mangiare, disincentivare il lavoro non retribuito e gli spostamenti non necessari, investire sulla sanità pubblica e universale, smettere di produrre plastica e inquinare continuamente la terra, diminuire (fino a farla scomparire) la produzione dei combustibili fossili. Il mondo auspicato da Leonardo Caffo è un mondo diverso ma possibile, che non si costruisce dopo due mesi di lockdown: ci vorranno anni ma sarebbe bello cominciare a cambiare il nostro modo di vivere fin da oggi. Pensare che guanti e mascherine, dirette sui social, video su Tik Tok, ci faranno tornare ad avere una vita “normale” è un pensiero superficiale. Il pianeta Terra ci ha dato un segnale forte e chiaro: non possiamo continuare in questa direzione e con questo stile di vita. Rendiamo la nostra fragilità il nostro punto di forza per cambiare. Guardiamo alla vita che nasce e che cambia, permettiamo ai nostri figli (e a noi stessi) di avere una vita diversa che sia rispettosa di tutto ciò che ci circonda, che sia una vita “piena”, intensa, meno frenetica e caotica ma che ci porti nel cuore di ciò che è davvero importante. Dopo il Covid-19 è un saggio intenso, scritto in maniera chiara e sintetica, lontano dalla filosofia accademica, scritto da una delle menti più brillanti, a mio avviso, del nostro Paese. Fatevi un regalo: leggetelo. Soprattutto ora, soprattutto durante questa “fase due” in cui ci sentiamo impauriti e timorosi ma abbiamo voglia di ricominciare a vivere, possibilmente però in un modo diverso.