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Draghetto

Draghetto
Bernando è un drago, sfortunatamente il più piccolo della classe. Deve vedersela con Marcello che lo chiama “microbo” perché ha una fidanzata e con i compagni di classe che, da quando la mamma lo ha chiamato “draghetto mio adorato, lo prendono in giro. Le scazzotate con Mercello gli lasciano un occhio nero, e persino la maestra lo sgrida perché si è infilato i tappi nelle orecchie… ma Bernardo non ne può di essere preso in giro e con un’immensa lingua di fuoco è pronto ad incenerire la scuola.

Con Draghetto torna Alan Mets, disegnatore di personaggi un po’ fuori luogo, maldestramente alla ricerca di riscatto. Ecco, diciamo subito che Draghetto non è una storia propriamente educativa… quale mamma vorrebbe insegnare al figlio a fare a cazzotti o a dar fuoco alla scuola? Mette, piuttosto, in scena, quell’irriverenza, quell’irrequietezza, tipica della preadolescenza. In queste senso è un albo adatto a bimbi un po’ più grandi, in grado di capire l’ironia, un po’ alla Shrek, che c’è dietro la perdita di controllo di Draghetto. Belle le illustrazioni pastello, si fa leggere volentieri.