
Alvise è un bambino davvero speciale, a cominciare dal nome, molto importante per un bimbo, che la mamma e gli altri della famiglia abbreviano in Alvi. Però Alvise non è speciale soltanto per il suo nome, lo è anche perché ha “due di tutto”: due case, due letti, due borse per il calcio, due macchinine radiocomandate, due accappatoi, due scrivanie per i compiti. Inoltre Alvise festeggia due volte il Natale e due volte il compleanno. La ragione di tutti questi “due”? è presto detta: i genitori di Alvi vivono separati e ciascuno di loro ha predisposto tutto per far sentire il figlio a suo agio, sia quando si trova a casa di mamma sia quando è a casa di papà. Qui c’è un giardino nel quale cresce un bellissimo albero di cachi e c’è Saetta, una gattina tanto intelligente quanto affettuosa. Alvise, che ha appena compiuto dieci anni, ricorda perfettamente molti fatti della sua vita, fin da quando era piccolissimo, e li racconta nel romanzo in prima persona. Ricorda, ad esempio, i rumori della casa la sera, quando, già a nanna, sentiva la mamma che guardava la TV in salotto, mentre il babbo cenava in cucina. E ricorda che a un certo punto la mamma ha cominciato a vedere rosso quello che il babbo vedeva blu, o viceversa, e che i suoi genitori, proprio a causa di questo vedere le cose in modo diverso, si sono separati. Alvise così prende atto del fatto che quando gli adulti non vedono le cose allo stesso modo non riescono più a vivere insieme nella stessa casa. Così è il figlioletto che si sposta ora nell’una ora nell’altra dimora e, se pure coltiva il desiderio segreto di vedere un giorno mamma e papà tornare a vivere insieme, sorridendo afferma: “E se non accadesse? ... Beh, pazienza. Intanto ho due di tutto e finché dura me la godo!” ...
Due di tutto affronta il tema della separazione dei genitori in modo molto equilibrato ed intelligente. Non parla di colpe né imbastisce drammi, piuttosto mostra come adulti saggi e responsabili possano trasformare una situazione di iniziale disagio per un bambino in un’opportunità di vivere esperienze diverse e di sondare la profondità e l’autenticità degli affetti propri ed altrui: Alvise ed i suoi genitori, anche separati, infatti costituiscono sempre una famiglia. Per loro il “due di tutto” non divide, ma raddoppia. Guido Sgardoli è uno scrittore per ragazzi molto noto ed apprezzato, che nel 2009 è stato insignito del prestigioso Premio Andersen. Il romanzo è impreziosito dalle delicate immagini in bianco e nero di Cristiana Cerretti, illustratrice romana dal segno morbido e raffinato.
Due di tutto affronta il tema della separazione dei genitori in modo molto equilibrato ed intelligente. Non parla di colpe né imbastisce drammi, piuttosto mostra come adulti saggi e responsabili possano trasformare una situazione di iniziale disagio per un bambino in un’opportunità di vivere esperienze diverse e di sondare la profondità e l’autenticità degli affetti propri ed altrui: Alvise ed i suoi genitori, anche separati, infatti costituiscono sempre una famiglia. Per loro il “due di tutto” non divide, ma raddoppia. Guido Sgardoli è uno scrittore per ragazzi molto noto ed apprezzato, che nel 2009 è stato insignito del prestigioso Premio Andersen. Il romanzo è impreziosito dalle delicate immagini in bianco e nero di Cristiana Cerretti, illustratrice romana dal segno morbido e raffinato.