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E sempre le foreste

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Marie è finalmente libera di andarsene dopo sei mesi di prigionia nella casa vicino alle Foreste. Le nonne hanno avuto la loro vendetta, costringendola a portare avanti la gravidanza contro la sua volontà e ora che il suo ventre è così gonfio e pesante l’hanno scacciata con la scopa, nel buio della notte. Quel bambino le ricorderà sempre le sue malefatte. È la loro punizione per avere tradito Jérémie dopo il matrimonio, per avere nel ventre il figlio di Marc, per avere distrutto l’amicizia tra i due uomini e portato Jérémie a fuggire e morire durante la corsa in auto. Quel bambino maledetto non avrà una possibilità, lei non lo darà in adozione, non vuole che sia amato e felice, deve soffrire per averle rovinato la vita. Saranno le sue amiche a occuparsi di lui, a turno. Corentin cresce spostandosi da una casa all’altra, senza affetto, tenerezza, legami. Marie paga le amiche per occuparsi di lui e appena la routine e la stabilità danno una direzione alla vita del bambino, lei torna a prenderlo, sradicandolo tra pianti e disperazione. L’amore ha un prezzo, questo lui lo impara in fretta. Dopo i diciotto mesi a casa di Olive, insieme ai suoi tre bambini, Corentin viene prelevato e trascinato lontano. Giunti al limitare delle Foreste, vicino a una casa fatiscente, Marie gli dà una lettera da consegnare a una vecchia, Augustine, la nonna di Marc. Una delle donne che l’hanno segregata. Il figlio la guarda straziato, gli occhi pieni di lacrime, la busta tra le mani, travolto dalle urla sprezzanti con cui gli ordina di andarsene. Corentin non ha ancora dieci anni quando per l’ultima volta vede sua madre, quando conosce la sua bisnonna che non sorride mai, quando scopre le Foreste, prima che il mondo cessi di essere quello che conoscono e le radiazioni brucino ogni cosa, riducendo il pianeta a un deserto…

Quando la fine del mondo sopraggiunge e il pianeta collassa in seguito al riscaldamento globale, Corentin ha un solo obiettivo: raggiungere la bisnonna. Augustine, nonostante il carattere brusco, è la sola persona che lo abbia amato. Grazie a lei ha avuto una casa e protezione, ha potuto frequentare la scuola e trasferirsi in città per conseguire la laurea. Calcola un viaggio a piedi di 15 giorni per tornare alle Foreste, attraversando strade coperte di cenere e cadaveri carbonizzati. Ossessionato dal silenzio e a tratti dalla voglia di morire, ma resiste e avanza. Sandrine Collette (Parigi 1970) descrive il mondo che resta dopo che la “cosa” è successa (nessuno è in grado di definire ciò che è accaduto), l’angoscia che accompagna Corentin è la stessa che accompagna il lettore. Se nel romanzo Dopo l’onda ci ha mostrato un gruppo di fratelli impegnati a sopravvivere in seguito a uno tsunami, facendo ciascuno la propria parte, ora la prospettiva che viene offerta è quella di un ragazzo che è disposto a tutto per proteggere il poco che ha e prendere con la forza ciò che gli manca. Resistenza e speranza, contando i giorni in un mondo perennemente grigio, dove nulla cresce e vive, dove anche le stagioni sono scomparse. La Collette è un’autrice molto apprezzata in Francia, ha iniziato a scrivere e pubblicare solo dal 2012, ma ha all’attivo anni di insegnamento all’Università di Nanterre, la passione per l’allevamento dei cavalli e l’attività di restauratrice di case. L’amore per la natura è ricorrente nei suoi romanzi, dove i temi ambientali sono una costante, così come la capacità di scavare a fondo nell’animo dei personaggi, mai idealizzati o eroici, ma concreti e umani in ciò che provano e fanno. E sempre le foreste, pubblicato in Francia nel 2020, ha ottenuto numerosi riconoscimenti: il Premio della Closerie des Lilas (riservato alle donne), il Gran Premio TRL-Lire attivo dal 1992, il Premio del Livre France Bleu e il Premio Amerigo Vespucci per i temi dell’avventura e del viaggio. La Collette ha anche pubblicato alcuni saggi di ambito sociologico. Confidiamo di poter presto leggere in Italia la sua ultima avventura letteraria, Eravamo lupi, dove ancora una volta l’uomo è messo a confronto con la natura e le sue leggi.