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Ebook e biblioteche pubbliche, è boom

Dal primo lockdown a oggi le biblioteche pubbliche sono state dapprima chiuse, poi aperte solo per prestito e riconsegna libri su appuntamento. Una scelta che ha ovviamente fortemente disincentivato gli utenti a recarsi in biblioteca fisicamente, ma che ha favorito la crescita della domanda di ebook anche per le biblioteche pubbliche: ad analizzare i dati AIE in tal senso un servizio di SkyTG24. Giuliana DeVivo intervista Giulio Blasi, Ceo di Horizons Unlimited, la società che gestisce MLOL (Media Library OnLine), la più grande piattaforma di servizi digitale per le biblioteche italiane: “C’è stato un primo picco di richieste tra marzo e aprile 2020, poi si è stabilizzato un numero che è circa il 100% in più rispetto all’anno precedente, e questo è anche il dato delle richieste di oggi”. Lo si può definire un boom a tutti gli effetti, visto che, osserva ancora Blasi, “normalmente la crescita anno su anno è attorno al 15, massimo 20%, quindi è come se avessimo bruciato cinque anni di crescita in un colpo solo”. Quello che è successo durante il lockdown è che molti fruitori abituali delle biblioteche hanno scoperto, in sostanza, che queste hanno anche una loro “versione digitale” che permetteva loro di prendere a prestito un ebook in un minuto, anche mentre si è già a letto la sera. Ma le biblioteche italiane sono pronte a soddisfare questa domanda? Secondo Blasi “lo sono in termini tecnologici, probabilmente hanno un problema dal punto di vista della gestione delle risorse economiche. Le biblioteche italiane sono in generale finanziate male, e questo riguarda sia il digitale sia la carta”.