
Reggio Emilia, anni ’90. Francesca, Frà per gli amici, è una diciassettenne che vive con i genitori e frequenta il penultimo anno delle superiori. La sua routine è fatta di molto studio, qualche passeggiata in centro il fine settimana e una carbonara ogni tanto a casa dell’amica Laura, tanto per distrarsi un po’. Ma un giorno i genitori di Frà decidono di trasferirsi in campagna e le routine di Frà vengono completamente assorbite dai quindici chilometri di strada che la separano dal centro. Niente più passeggiate con le amiche o shopping in centro, ma sveglia alle sei e mezza della mattina e weekend trascorsi in casa. Nel completo isolamento della campagna reggiana Frà conosce Luca, Federico, Motoretta e Zanna, ragazzi apparentemente tranquilli che introducono Frà in un nuovo ambiente fatto di musica techno, capelli ‘alternativi’, abiti di tendenza e serate in discoteca che si prolungano fino a mattina. Un nuovo mondo di eccessi, alta velocità e droghe chimiche che spingeranno la protagonista a rompere qualsiasi legame col passato e a crescere, forse troppo in fretta, sull’onda di un nuovo spirito di libertà e onnipotenza, verso un futuro tutto da scoprire…
Generazioni marchiate a fuoco da simboli, stili musicali, modi di vestire, nuovi look, spot musicali e attori del cinema. Ma niente interpreta a fondo l’essenza di una generazione come il loro modo di divertirsi, di far baldoria, di lasciarsi andare, sfogarsi, sballarsi e, perché no, drogarsi. Ecstasy Love è un romanzo che racconta con nitidezza e con realismo fotografico il mondo dello sballo giovanile anni ’90, fatto di musica techno, capelli ingelatinati a ciocche e cocktail alla frutta che giravano per le discoteche con dentro ogni ben di dio. Parentesi di vita della durata di una notte che restituivano il lunedì mattina, a scuola, volti di alunni ben pettinati e dal viso insospettabile... e magari dagli ottimi voti in Latino. Ragazzi educati e di buona famiglia, ma che dietro le occhiaie coltivavano una ribellione profonda e la voglia di un mondo nuovo, migliore. Eliselle è bravissima nell’inquadrare l’essenza di quella generazione nel personaggio di Frà, ragazza modello dai sani principi e dalle amicizie pulite ma dentro cui giace, insospettabile, un motore pronto ad accendersi alla prima scintilla di cambiamento. Cambiamento che nel romanzo emerge a piccole dosi e che si interfaccia gradualmente con la vita quotidiana della protagonista diciassettenne, che rifugge la droga ma ne viene a conoscenza testandone l’ambiente e le sue dinamiche. Con il suo linguaggio scorrevole e molto giovanile, fatto di capitoli brevi e trama semplice, la donna incazzata Eliselle finisce così per comporre un romanzo trasgressivo ma al tempo stesso altamente educativo. Un tuffo nel passato per tutti coloro che erano parte integrante di quelle serate, per tutti quelli che invece ne stavano fuori e per coloro secondo i quali l’ecstasy, in fondo, era come un farmaco. Ma soprattutto per tutti quei genitori che si sono sempre domandati: “Perché proprio mio figlio?”.