
Anche se sono passati cinquant’anni dalla morte del dittatore Salazar, questi ritorna nella vita di Eliete. Lei e sua madre sono state chiamate in ospedale. La nonna è ricoverata per una caduta, derivante da un senso di smarrimento. Si è fatta un taglio alla fronte, girando per Cascais in camicia da notte e con le scarpe della domenica. Il medico domanda loro se la signora ha avuto altri episodi del genere. La mamma di Eliete, atteggiando il viso ad attrice consumata, dice di no. Non vivono più con la nonna da tempo e non si rendono conto di quanto sia cambiata. Questa anziana donna, che adesso urla e si spoglia, è stata una guida per Eliete, una presenza costante, magari bigotta, ma amorevole. La nonna non potrà più stare a casa da sola, i sintomi dell’Alzheimer sono evidenti. Questa è l’unica certezza con cui le due donne escono dall’ospedale. Accompagna sua madre a casa e si ferma per un caffè. Non sono mai andate molto d’accordo, ognuna persa nei propri pensieri e convinzioni. La madre si sogna protagonista dei fotoromanzi, col suo profumo dozzinale, sempre intenta a rimpiangere una gloria mai avuta e a mantenere la memoria di un marito inesistente. Eliete, agente immobiliare, un marito e due figlie, si sente vecchia e spenta, mai all’altezza dei colleghi e della vita. Per non affondare del tutto decide di provare qualche cosa di nuovo e inventare un’altra Eliete…
La saga di Eliete inizia con questo primo volume. È un romanzo nel quale si riflette esattamente sul contrario di quanto scritto nel sottotitolo, La vita normale. L’autrice indaga infatti sui cambiamenti. Di particolare la protagonista ha il nome, è un omaggio fatto dalla Cardoso ai romanzi d’altri tempi, nome che andava di moda dopo la guerra. Eliete si descrive normale, nella media: nel fisico, nelle sue capacità lavorative e nel suo stile di vita. Anche da ragazza non aveva sogni, si rispecchiava in quelli degli altri: amiche ricche, ragazzi e fidanzati. È nata nel 1974, quattro mesi dopo la rivoluzione dei garofani, quando tutto è cambiato, la dittatura finita ed il futuro si prospettava pieno di novità. Il flusso di coscienza di questa quarantenne in crisi è l’asse portante del romanzo. Eliete, nella sua casa vista mare, trascorre la vita come un vecchio tran-tran. Suo marito Jorge, che pianifica tutto, anche il sesso, la tratta con distacco e freddezza, perso com’è nei like di Facebook. Le due figlie, Inês e Márcia, sempre attaccate al cellulare, la guardano quasi con diffidenza. Come agente immobiliare è sempre in affanno: è brava sì, ma non eccelle. Ha quindi una vita che può essere considerata normale. Soltanto che Eliete è profondamente triste e sola, infelice e poco reattiva, apatica e quasi stanca della vita e non ne capisce il perché. Non si sente incredibilmente potente, come obbliga l’odierna società. Lo specchio offerto dai social media non compensa le sue mancanze. La scoperta di Tinder, un’app di appuntamenti, da sollievo al suo disagio. Si reinventa, prima nei panni della seducente Monica e successivamente in quelli di una nuova Eliete, ben consapevole che il tradimento e la finzione, possono offrirle quella leggerezza necessaria a rivitalizzarsi. È questo dualismo che la Cardoso tenta di esplorare in tutto il romanzo, è la perplessità di Eliete, che si sente al tempo stesso così seducente e così sfortunata. L’altra questione del romanzo si lega alla famiglia, al ruolo che le persone anziane hanno nella nostra società. Non sempre vengono trattati bene, sono spesso invisibili o considerati un peso e questo impoverisce gli animi, rendendoli ingrati. La speranza dell’autrice è di creare una nuova normalità. La magnifica e premiata traduzione di Daniele Petruccioli rende scorrevole il testo, anche se all’inizio si può far fatica ad entrare nella storia, perché la narrazione è lenta. Digressioni e ricordi a volte distraggono. Non mancano però, pagine ironiche, l’ostinazione di Eliete nel trasformarsi in una “femme fatale” o pagine corali come quelle sugli europei di calcio del 2016 vinti del Portogallo. Tutti che festeggiano, mentre lei non ci riesce. Nelle prossime puntate scopriremo ciò che è annunciato nelle prime righe: il legame tra la protagonista e il dittatore Antonio Oliveira Salazar, che ha governato il Portogallo per oltre quarant’anni.