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Eretici

Eretici

L’Avana 1939, poi 2007-09. Amsterdam 1643-48, Polonia 1648-53. Quanto indaga l’ex poliziotto cubano Mario Conde, nato nel 1953 (o 1954?) e mai uscito da Cuba! Su ricatti e omicidi per una piccola tela dell’olandese Rembrandt con una rappresentazione di Cristo, il busto di un uomo barbuto, eseguito nel 1647, legato a una famiglia ebrea a lungo e in parte vissuta sull’isola, improvvisamente riapparso in vendita a un’asta londinese. Sui libri preziosi di seconda mano che deve cercare, comprare e rivendere (da venti anni la sua precaria professione, in affari con il giovane ricco Yoyi il Piccione) a un diplomatico che ha predisposto un elenco da mozzare il fiato ma tratta sul prezzo. Su una bellissima intelligente 18enne “emo” (ciuffo di capelli su un occhio, Converse in testa, tutta in nero, truccata, borchiata, depressa, autolesionista) Judith Judy Torres, scomparsa. Sul suo ventennale rapporto con Tamara: non sarà ora di regalarle un anello, di fidanzarsi, addirittura di sposarsi?

L’habanero 60enne Leonardo Padura indaga: ancor di più, ancora una volta, con meravigliosa ispirazione. Prende spunto da un fatto storico: la sosta per una settimana del maggio 1939 nel porto sul Golfo del Messico di un transatlantico con 930 rifugiati ebrei (principalmente tedeschi) e 7 non ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste, il divieto di sbarco e l’obbligato rientro in Europa. Intorno a ciò costruisce, con meticolosa e approfondita ricerca storica, il romanzo della famiglia polacca Kaminsky, da quando entrò in possesso del famoso quadro dipinto in Olanda subito prima dei massacri in Polonia, lungo peregrinazioni, esili, gioie e dolori di alcuni dei suoi componenti, in particolare di quegli ebrei cubani che aspettarono inutilmente sul molo il ricongiungimento. Intrecciando generi, in terza fissa: il tema è l’eresia, sempre combinato al libero arbitrio e alla libertà, ovviamente. Vini vari ed eccelsi appaiono per tutto il libro, in ogni epoca. Poi fagioli neri. Coi Creedence!