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Fariña

Fariña

I vecchi della raia, la zona di confine estremamente permeabile tra Galizia e Portogallo, sono soliti raccontare ai più piccoli la storia dell’uomo che, ogni giorno, si presenta alla dogana in bicicletta con un sacco di carbone sulle spalle. I gendarmi, temendo del contrabbando, per un po’ perdono tempo a controllare quotidianamente il sacco per vedere se nasconda qualcosa al suo interno sotto il carbone. Poi, dopo avere capito che null’altro si cela al suo interno, smettono di controllarlo per evitare di sporcarsi la divisa ogni giorno. È sfuggita loro solo una cosa: l’uomo è un ladro di biciclette. Un racconto che sintetizza efficacemente lo spirito di questa terra di confine spagnola, negli ultimi quaranta anni. La Galizia è sempre stata una terra molto povera che ha fatto della pesca e dell’allevamento dei frutti di mare uno dei suoi principali mezzi di sostentamento. Non l’unico, però. Già in epoca franchista infatti i galiziani contrabbandano beni di prima necessità provenienti dalle colonie africane del ricco Portogallo. Alla caduta del dittatore, invece, si intensifica il contrabbando di sigarette, con il bene placito dei colossi del tabacco che in questo modo si liberano del surplus di produzione. Una rete di distribuzione capillare operata da individui che godono dell’appoggio e del rispetto della popolazione locale, politici compresi, per via del giro di denaro che viene generato nella regione. Un sistema collaudato che negli anni Ottanta, dopo l’incontro quasi fortuito con gli emissari dei cartelli colombiani, trasforma la Galizia nella porta principale per l’ingresso della cocaina in Europa…

Il saggio di Nacho Carretero, stimato giornalista d’inchiesta del quotidiano spagnolo “El Pais”, è uno dei primi due volumi della nuova collana Bompiani ideata e curata da Roberto Saviano. La serie si chiama Munizioni e presenta opere di autori che hanno rischiato la vita, come Carretero, o l’hanno persa, come Daphne Caruana Galizia, per le proprie idee. Questo libro del giornalista galiziano è stato messo al bando per un periodo dall’autorità giudiziaria spagnola per la presenza esplicita di nomi di alcuni politici locali coinvolti nel narcotraffico. L’associazione dei librai di Madrid però è riuscita comunque a diffondere le parti censurate utilizzando e ricomponendo le parole del Don Chisciotte, intoccabile in Spagna. Quella del traffico galiziano è una realtà sconosciuta che Carretero riesce a ricostruire e a mettere in evidenza, con lo stile agile di un romanzo. Un successo incredibile in Spagna, con più di 30.000 copie vendute e oltre dieci edizioni in pochissimo tempo. Atresmedia, la casa di produzione della celebre serie televisiva La casa di carta, ne ha già realizzato un adattamento tv.