
Una lettera dalla Svizzera. Nessun mittente, solo l’indirizzo del destinatario scritto in bella calligrafia. Dal francobollo è impossibile stabilire la città di provenienza. Il vecchio se la rigira tra le mani, dubbioso, timoroso. Sono anni oramai che s’è ritirato a vita solitaria e davvero non sa chi può avergli mai recapitato una siffatta corrispondenza. Una vecchia fiamma? Una banca che reclama per uno sconosciuto conto corrente? Oppure il Cern di Ginevra che lo vuole come cavia per qualche esperimento scientifico?... L’aveva proclamato per giorni su Facebook che essendo tornato single, quel Capodanno l’avrebbe finalmente trascorso da solo, lontano da tutta quella squallida omologazione, senza farsene un cruccio. Anzi, una cenetta in casa in compagnia di se stesso era proprio quello che ci voleva. Un po' di tivù, un bicchierino di spumante e a mezzanotte finalmente a letto. Ma già nel primo pomeriggio una strana inquietudine aveva iniziato ad attanagliargli lo stomaco. In fondo se si sbrigava qualche centro commerciale aperto avrebbe potuto ancora trovarlo. Perché non farci un salto per comprarci qualcosa?...
Settantasette istantanee sulle tragicomiche psicopatologie del vivere quotidiano. Questi i brevi affreschi che Eraldo Baldini ha qui tratteggiato. Abbandonato il puro noir e quel “gotico rurale” tanto caro alla sua precedente produzione, ha preferito virare decisamente sul grottesco, il paradossale, giocando con i suoi personaggi e con i loro inverosimili tic, le loro puerili manie, in un universo di puro e spassosissimo divertissement letterario che non fa sconti davvero a nessuno. Nata dalla selezione di oltre centocinquanta racconti pubblicati su LOPcom.it, questa Route 77 adriatica dal sapore gucciniano racchiude fatti di cronaca, considerazioni sul quotidiano, analisi grottesche di quella provincia che pur osservata con la lente onirica del surreale finisce con lo strappare più di qualche impietoso e amaro sorriso.