Anna sta ritornando a casa in treno. È distratta, manca la fermata ed arriva fino a Bolzano; suo padre va a prenderla in macchina ed il ritorno in quei luoghi non è dei migliori, troppe curve tra quelle montagne per tornare fino a Tesero. Anna ricomincia la sua vita di paese, incontra i vecchi amici: un picnic, una notte brava e poi un lavoretto estivo, da cameriera come al solito. Guardando il paese con un sguardo diverso da quello con cui era partita per studiare in città, si accorge che c’è un ombra dentro alcuni abitanti: i più vecchi soprattutto, quelli che ricordano la tragedia del monte Prestavel, dei bacini, del fango che quel giorno venne giù e distrusse tutto. Molti, però, non vogliono ricordare. Non tanto la tragedia, ma quello che avevano prima, una casa, una famiglia, un amore. Ad altri basta l’odore del fango ancora ben stampato nelle narici. Eppure Anna ed i suoi amici ne sanno poco e nulla di quella storia, loro sono venuti dopo, hanno avuto la fortuna di non vedere le differenze, il prima ed il dopo quel luglio 1985, eppure Anna vuole sapere…