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Gli immortalisti

Varya, Daniel, Klara e Simon in una calda giornata del 1969 ‒ ancora giovanissimi ‒ prendono la decisione che condizionerà le loro esistenze. Figli del sarto imprenditore Saul Gold di origine ebrea, da fonti diverse hanno sentito parlare della veggente che abita in Hester Street, capace di prevedere la data della morte di chiunque si sieda di fronte a lei. È stato Daniel a raccogliere le informazioni più dettagliate su questo macabro personaggio, ma anche Varya ha avuto modo di apprenderne le doti grazie a un’amica, che le ha raccontato di aver saputo dalla veggente il giorno in cui sarebbe scomparsa sua nonna. Alla ragazzina tutto ciò sembra assai spaventoso, ma la compagna le spiega di aver trovato conforto nel calcolare con precisione quanto tempo poteva ancora trascorrere accanto alla nonna, per impiegare al meglio ogni momento. Giunti all’appartamento dove abita la rishika ‒ altro nome attribuito alla veggente di Hester Street ‒ i Gold sono alquanto titubanti e solo quando la porta si è spalancata trovano il coraggio di entrare uno alla volta. L’ultima a trovarsi faccia a faccia con la terrificante padrona di casa è Varya, che riceve una premonizione rincuorante: la rishika la informa che raggiungerà l’età di ottantotto anni, ma Klara, Daniel e Simon non avranno la sua stessa fortuna. Passa il tempo e lo spiacevole evento sembra essere stato dimenticato, i Gold non parlano più delle previsioni ricevute a Hester Street fino a quando il padre muore improvvisamente. Adesso devono decidere chi dovrà rimanere a casa per accudire la madre Gertie. Varya e Daniel sono impegnati con gli studi universitari e Klara vuole coronare il suo sogno di diventare un’affermata illusionista, così appare l’ormai adolescente Daniel il più adatto a prendere, una volta finita la scuola superiore, il posto di Saul nell’azienda di famiglia. Ma il ragazzo non è d’accordo. Convinto omosessuale, decide di seguire Klara a San Francisco, la città dell’amore libero, ma non ha dimenticato quale dovrebbe essere la data della sua prematura morte e anche le sorelle e il fratello continuano a essere condizionati dal ricordo della rishika…

Come si può vivere serenamente quando il tempo è un conto alla rovescia nell’attesa che giunga il giorno della morte, di cui si ha la piena consapevolezza? È questo il destino che la giovane scrittrice statunitense Chloe Benjamin riserva ai suoi personaggi, in un’opera che dimostra come la vita e la morte siano inevitabilmente legate tra loro, facce di una stessa medaglia che rappresenta la fragilità della condizione umana. I quattro protagonisti cercano di ribellarsi al loro destino vivendo nel modo migliore l’esistenza, almeno per quanto gli strumenti economici e soprattutto culturali consentono loro, ma non sempre è possibile. Simon pagherà amaramente il desiderio di dare libero sfogo a una sfrenata sessualità, mentre Klara rimarrà vittima dei suoi stessi sogni. Il male di vivere sembra aver affondato le sue radice nella famiglia Gold, spesso messa in difficoltà anche dai rapporti sofferti tra i suoi membri, come quando Daniel chiude ogni contatto con il marito di Klara e anche se infine decide di invitarlo con la figlia per il giorno del Ringraziamento, continua a provare per il cognato un chiaro risentimento. La condanna della rishika è sempre nei pensieri dei quattro protagonisti, per il lettore è inevitabile chiedersi come sarebbero state le loro vite se non fossero mai andati a Hester Street. Nata a San Francisco, oggi Chloe Benjamin vive con il marito a Madison nel Wisconsin. Dopo Anatomy of Dreams , il suo romanzo di esordio, con Gli immortalisti ‒ opera tradotta in varie lingue ed entrata nella classica del “New York Times” dei migliori libri del 2018 ‒ si è fatta conoscere in tutto il mondo. In un breve video su YouTube la giovane scrittrice presenta alcune sue letture, tra cui i romanzi Una vita come tante di Hanya Yanagihara ed Euforia di Lily King, editi in Italia rispettivamente da Sellerio e Adelphi, confermando il suo interesse per lo studio dei rapporti umani. I personaggi di questi libri sono legati a un destino difficile da affrontare; spesso vittime dell’insoddisfazione e dell’insuccesso, come i fratelli Gold riescono a trovare uno scopo per vivere solo nelle complesse relazioni che li accomunano.