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Gol alle porte del Sahara

Ribigeir è un campione del pallone, e non importa se qualcuno lo prende in giro: non sarà bello, non sarà alto, ma quando gioca non lo batte nessuno. Un bel giorno, rincorrendo la palla Lalla, Ribigeir si trova in un Paese mai visto prima, in cui abitano strani animali con la gobba. Ma dove è finito? In Africa, nel Sahara! Sembra che Dario il dromedario abbia in mente di organizzare un torneo di calcio, quindi Ribigeir va al souk insieme ai suoi nuovi amici per acquistare magliette, scarpe e tutto ciò che occorre per una partita. Per pranzo tutti si riuniscono a tavola per mangiare insieme il cous-cous preparato dal papà di Mani di Pietra. Prima di allenarsi vicino al lago salato, la squadra che si è appena formata trova incisa nell’argilla, poi divenuta terracotta, la tavola dei fondamentali: per prima cosa è necessario controllare la palla, poi diventare amici con lei e prendere confidenza. In questo modo Lalla la palla sarà gentile e starà vicino ai piedi di chi gioca. Tutto chiaro? Quindi bisognerà imparare a passare la palla, a tirare in porta, ma soprattutto a fare squadra. Riusciranno i piccoli campioni dell’ Arcobaleno a guadagnare il prestigioso trofeo scintillante a forma di pallone-mondo?

Ribigeir, presentato come il protagonista di questa storia illustrata da Albertina Neri, si trova a fare l’allenatore di una squadra di calcio. Questo è lo spunto iniziale da cui prende l’avvio un libro interattivo per primi lettori che si prefigge molti scopi: fornire consigli pratici sui fondamentali del calcio, impartire lezioni educative, intrattenere attraverso pagine dedicate (crucipuzzle, disegni da colorare...), proporre esercizi scolastici come il completamento di alcune semplici frasi o di tabelle. Il risultato è un libro che assomiglia più a un colorato manuale scolastico o a un quaderno delle vacanze che a una lettura, ma forse questa era l’intenzione dell’autrice, che è anche insegnante e giornalista. La trama procede a singhiozzo per dare spazio agli approfondimenti interculturali e sportivi, inglobati nel testo ma non integrati. Quello che viene presentato all’inizio come un torneo tra dromedari, diventa poi una partita tra ragazzini e animali che giocano insieme, rivelando forse un pentimento non corretto o poca chiarezza. Si apprezzano la volontà di intrattenere il lettore e la gioiosa presentazione dei fatti, ma la storia si perde tra personaggi che restano sulle due dimensioni della pagina e un numero importante di onomatopee, nomi propri diminutivi e accrescitivi. Può essere utilizzato in classe come lettura interattiva e condivisa, a scopo di attività didattica.